Mozione nr. d'ordine 174
Emanuele Rosteghin
IL CONSIGLIO COMUNALE DI VENEZIA
PREMESSO CHE:
- Negli ultimi anni la Bosnia Herzegovina è sempre più diventata un tassello fondamentale per la “Rotta Balcanica”;
- È del tutto impensabile che la sola Bosnia Herzegovina possa autonomamente affrontare un dramma di tale portata;
- dalla stampa emerge che attualmente in Bosnia Herzegovina, porta d’Europa, sono collocati in situazione drammatiche circa 9.000 persone di cui 5500 nei Campi profughi e 3500 nelle fabbriche dismesse e negli squat;
- la situazione già precaria si è ulteriormente peggiorata a seguito dell’incendio avvenuto a dicembre 2020 di un campo di accoglienza;
- In queste settimane, complice anche la rigidità dell’inverno, si sta aggravando la già drammatica situazione dei profughi attualmente bloccati nella Bosnia Herzegovina.
CONSIDERATO CHE:
- Dal 1994 la Città di Venezia ha siglato un Protocollo di Gemellaggio con la città di Sarajevo, in Bosnia Herze-govina, che tale protocollo si fonda sulla seguente motivazione:
“Allo scopo di rafforzare l'amicizia tra i popoli di Bosnia Erzegovina e d'Italia, la Città di Sarajevo, della Repubblica di Bosnia Erzegovina, e la Città di Venezia, della Repubblica Italiana, decidono di stabilire tra loro un rapporto di gemellaggio. Nell'intento di contribuire positivamente alla crescita dell'amicizia tra le popolazioni delle due Città dei due Paesi, le parti - prendendo come punto di partenza la stipulazione ufficiale del gemellaggio e sulla base dell'amicizia tradizionale e dei buoni rapporti tra i due popoli - concordano di impegnarsi ad incrementare gli scambi amichevoli e a sviluppare la collaborazione nei settori culturale, artistico, tecnico, scientifico, economico, turistico, in quello della gestione amministrativa ed urbanistica fra le due Città. Al fine dl un continuo rafforzamento dei rapporti fra le due Città gemellate i rappresentanti di Sarajevo e di Venezia si consulteranno, secondo le occorrenze, sugli scambi e sulla cooperazione reciproci. Il presente protocollo entrerà in vigore dalla data della firma dei rappresentanti delle due Città.”
RITENUTO CHE:
- anche alla luce dei legami stretti tra Venezia e la Città bosniaca non sia possibile trascurare quanto stia acca-dendo e prema l’obbligo di dar voce a tutta la solidarietà possibile, nelle forme praticabili;
- La città di Venezia può essere quel soggetto che più di altri può favorire la “costruzione di un ponte di pace” con l’Europa all’insegna della pace e dei diritti umani.
CHIEDE AL SINDACO E ALLA GIUNTA COMUNALE DI:
- farsi portavoce nelle diverse sedi istituzionali a dare una veloce soluzione al dramma che sta vivendo al Bo-snia Herzegovina e i profughi che oggi vivono in situazioni drammatiche;
- aprire, a fronte del gemellaggio sancito, con senso di responsabilità, un dialogo con la Città di Sarajevo per concretizzare azioni di vicinanza, promuovendo, ad esempio, dei percorsi didattici – educativi orientati alla sensibilizzazione della nostra Città e dei suoi cittadini più giovani e alla crescita della consapevolezza su quanto sta accadendo in Bosnia.
Alessandro Baglioni
Pier Paolo Baretta
Alberto Fantuzzo
Monica Sambo
Giuseppe Saccà
Paolo Ticozzi
Emanuela Zanatta
Gianfranco Bettin
Nicola Gervasutti
Giovanni Andrea Martini
Cecilia Tonon
Decaduta
Decaduta ai sensi dell'art. 17 comma 13 del Regolamento del Consiglio comunale