Mozione nr. d'ordine 701

Premesso che:
in data 15 luglio 2025, la direzione di NH Italia S.p.A. ha comunicato l’avvio di una procedura di licenziamento collettivo riguardante 20 dipendenti a tempo indeterminato operanti presso l’hotel NH Laguna Palace di Mestre;
alla suddetta procedura si aggiunge la cessazione del rapporto di lavoro per circa 10 lavoratori a tempo determinato e 30 addetti in appalto, per un totale complessivo di circa 60 persone coinvolte.

Considerato che:

• la decisione di chiudere definitivamente la struttura ricettiva è stata motivata dalla mancata proroga del contratto di locazione dell’immobile di Viale Ancona, di proprietà della società Cobalto SPV S.r.l., subentrata in seguito a procedura fallimentare;
• la chiusura è prevista entro il 30 settembre 2025, con conseguente rilascio dell’immobile da parte di NH Italia S.p.A. e cessazione dell’attività alberghiera;
• i lavoratori coinvolti operano da anni nella struttura in diversi reparti, tra cui ricevimento, ristorazione, cucina, manutenzione, housekeeping, congressi e amministrazione, rappresentando una componente fondamentale per la qualità dell’accoglienza turistica del territorio mestrino.

Ritenuto che:

• la perdita di questi posti di lavoro avrebbe un impatto sociale rilevante su un territorio già segnato da difficoltà occupazionali e precarietà diffusa;
• è doveroso che il Consiglio Comunale esprima vicinanza alle lavoratrici e ai lavoratori coinvolti, sollecitando tutte le parti interessate a individuare soluzioni alternative alla chiusura, anche attraverso il coinvolgimento delle istituzioni locali, regionali e nazionali.

Il Consiglio Comunale di Venezia delibera di:
  

1. esprimere piena solidarietà e vicinanza alle lavoratrici e ai lavoratori dell’hotel NH Laguna Palace di Mestre, coinvolti nella procedura di licenziamento e nella chiusura della struttura;
2. invitare NH Italia S.p.A. e la proprietà dell’immobile Cobalto SPV S.r.l. ad avviare un confronto serio e responsabile volto a ricercare soluzioni che consentano la prosecuzione dell’attività e la salvaguardia dei livelli occupazionali;
3. sollecitare la convocazione urgente di un tavolo istituzionale di crisi, con la partecipazione del Comune di Venezia, della Città Metropolitana, della Regione Veneto, della Prefettura di Venezia, delle parti datoriali e delle rappresentanze dei lavoratori;
4. impegnare il Sindaco e la Giunta a seguire da vicino l’evoluzione della vertenza, offrendo il pieno sostegno istituzionale del Comune di Venezia a tutte le iniziative finalizzate alla tutela dell’occupazione, alla continuità produttiva e al rispetto della dignità del lavoro.