Mozione nr. d'ordine 691
Francesco Zingarlini
Premesso che:
in questi giorni è tornata di stretta attualità la vicenda del cosiddetto “centro culturale islamico I Had, che ha acquistato i locali dell’ex supermercato Pam in via Piave a Mestre con l’intento - evidente e dichiarato - di convertirli in luogo di culto, in palese violazione della normativa urbanistica vigente.
Il Consiglio di Stato ha confermato l’illegittimità del centro di preghiera in questione, ordinandone la chiusura e chiarendo che lo spazio di via Piave non può in alcun modo essere utilizzato come moschea, non essendo conforme alle disposizioni urbanistiche relative a: dotazione di parcheggi, rispetto delle distanze minime, collegamenti stradali adeguati, opere di urbanizzazione, servizi igienico-sanitari, oltre al fatto che la destinazione d’uso resta commerciale e non può essere arbitrariamente trasformata in centro culturale o religioso.
Considerato che:
il sedicente Imam Arif Mahmud, che non rappresenta l’intera comunità islamica presente sul territorio ma solo una sua frazione, ha reagito alla decisione definitiva del Consiglio di Stato con attacchi violenti e ideologicamente aggressivi nei confronti del Presidente del Consiglio dei Ministri, del Sindaco di Venezia, delle donne italiane e delle altre confessioni religiose, utilizzando toni e contenuti intollerabili per chiunque voglia vivere pacificamente in un Paese democratico.
Le sue parole - rilanciate da varie testate – contrastano frontalmente con i valori costituzionali italiani, promuovendo una visione radicale, oscurantista e in palese opposizione alla parità di genere, alla libertà religiosa altrui e ai principi fondamentali della nostra Repubblica.
Rilevato che:
la Costituzione Italiana, all’articolo 19, garantisce la libertà religiosa, ma nel pieno rispetto della legge e della sicurezza pubblica, e mai in forma abusiva né con modalità che mettano a rischio la convivenza civile e il rispetto reciproco.
Venezia, città da sempre aperta e multiculturale, non può tollerare l’instaurarsi di enclave autoreferenziali, chiuse al dialogo e ostili all’integrazione, né tantomeno accettare che il pluralismo religioso venga strumentalizzato per veicolare messaggi di odio, misoginia e radicalismo.
TUTTO QUANTO PREMESSO, CONSIDERATO E RILEVATO
IL CONSIGLIO COMUNALE DI VENEZIA IMPEGNA
- il Sindaco e la Giunta comunale a farsi immediatamente portavoce presso il Ministero dell’Interno affinché si attivi, con la massima urgenza, la procedura per l’espulsione dal territorio nazionale del sedicente Imam Arif Mahmud, in quanto soggetto che - alla luce delle sue dichiarazioni e del suo operato - rappresenta un fattore di tensione, divisione e potenziale radicalizzazione incompatibile con i valori democratici, la sicurezza urbana e l’integrazione culturale della nostra Nazione.
Maika Canton
Enrico Gavagnin
Silvia Peruzzo Meggetto