Mozione nr. d'ordine 157

Premesso che

- con nota PG/2020/0233995 del 03.06.2020, allegata alla deliberazione P.D. 2020/95 del 23/10/2020, gli uffici della Direzione Sviluppo del Territorio e Città Sostenibile hanno emesso un parere di non conformità urbanistica, avendo rilevato alcune difformità fra le previsioni di progetto e le norme urbanistiche comunali;

- tra le difformità rilevate rispetto agli strumenti urbanistici comunali si contano:
1) l’elemento di distribuzione verticale all’interno della corte (torre scala e ascensore), che è in contrasto con l’art. 17.2 delle NTA della Variante al PRG per la Città Antica che prevede la possibilità realizzare solo strutture amovibili;
2) l’elemento di distribuzione orizzontale all’interno della corte (galleria vetrata) è in contrasto con l’art. 17.10 delle NTA che ammette solo “tende avvolgibili o teli riponibili”;
3) la torre scala/ascensore e la galleria vetrata non rispettano la distanza minima di 5 metri fra pareti del medesimo organismo edilizio prevista dall’art. 3 del Regolamento edilizio;

Visto che

- nella deliberazione P.D. 2020/95 si afferma che “le difformità rilevate fra il progetto in esame e le previsioni degli strumenti urbanistici e regolamentari del Comune di Venezia siano di modesta entità”;

- nella deliberazione P.D. 2020/95 si chiede di autorizzare il “Progetto definitivo”, ammettendo le difformità di cui sopra.

Considerato che

non sono indicate nella deliberazione P.D. 2020/95 le motivazioni per cui le succitate difformità rilevate sono giudicate “di modesta entità”.

Ritenuto che

tale dichiarazione di non rilevanza possa creare un precedente con cui il Consiglio Comunale autorizza varianti allo strumento urbanistico vigente che possono poi essere messe in atto anche in altre parti della città, favorendo il proliferare di “torri scala e ascensori” e di fatto contravvenendo a quanto previsto dal Regolamento Edilizio in termini di distanze minime.

Tutto ciò premesso,

il Consiglio comunale di Venezia si impegna

affinché l’autorizzazione di dette difformità non possa in alcun modo costituire un precedente per variazioni simili in qualsiasi altro punto della città.