Mozione nr. d'ordine 677

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Nr. d'ordine: 677
Data pubblicazione: 08-05-2025
Proponente: Deborah Onisto
Assemblea competente: Consiglio comunale
Oggetto: Mozione collegata alla Deliberazione n.2025/1016 del 10/03/2025. Oggetto: Misure di regolamentazione dell’esercizio di attività ai fini della loro compatibilità con le esigenze di tutela del tessuto sociale, del patrimonio storico, artistico, culturale, nonché di sicurezza e di utilità, in un contesto fragile ed unico come quello della città di Venezia.
Oggetto: Mozione collegata alla Deliberazione n.2025/1016 del 10/03/2025. Oggetto: Misure di regolamentazione dell’esercizio di attività ai fini della loro compatibilità con le esigenze di tutela del tessuto sociale, del patrimonio storico, artistico, culturale, nonché di sicurezza e di utilità, in un contesto fragile ed unico come quello della città di Venezia.
 

Considerato che:

· la legge n.27/2012, al secondo comma dell'art.1 prevede che "l'iniziativa economica privata è libera…. ed ammette solo i limiti, i programmi e i controlli necessari ad evitare possibili danni alla salute, all'am-biente, al paesaggio, al patrimonio artistico e culturale, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana e possibili contrasti con l'utilità sociale, con l'ordine pubblico...";

· il tessuto storico/culturale della Città Antica a causa del proliferare sempre più di attività connesse al turismo, per il quale l’amministrazione sta mettendo in campo azioni di contenimento, rischia di far perdere alla Città antica la sua autentica identità , anche in termini di compatibilità con le caratteristiche di pregio culturale dei compendi che le ospitano;

· Venezia e la sua Laguna sono state inserite nella Lista del Patrimonio mondiale dell'umanità (World He-ritage List) dell'UNESCO nel 1987 ai sensi della Convenzione sulla protezione del patrimonio cultu-rale e naturale mondiale, firmata a Parigi il 23 novembre 1972;

· la Città Antica, come individuata nel suo perimetro dagli strumenti di pianificazione, necessita di un nuovo ed importante studio e monitoraggio delle attività economiche emergenti in modo da nor-mare e indirizzare insediamenti che presentano profili di invadenza ed impatto, sia nel tessuto sociale che in quello urbanistico ;

Visto che:

· è prioritaria la tutela dei caratteri ambientali e del tessuto storico della Città Antica e quindi la tutela dell'identità socio-culturale dell'insediamento veneziano, assicurando continuità al rapporto tradizionale della popolazione insediata con l'ambiente lagunare e ai connotati impressi nella città antica durante il corso della storia, come condizioni della sua qualità e della sua positiva fruizione;

· è necessario dare direttive e regole capaci di incoraggiare la residenzialità, nella Città Antica attra-verso la conservazione delle attività tradizionali e l'insediamento di attività produttive compati-bili con la salvaguardia del patrimonio storico-culturale, architettonico e ambientale della Città;

· l’Amministrazione, ha proposto dei limiti all'esercizio di attività non compatibili con le esi-genze di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale di Venezia;

· che nella morfologia urbana, dei percorsi e degli spazi cittadini, la priorità restano i servizi ai resi-denti e che le modalità di esercizio del commercio, volto a soddisfare le necessità del turista deve neces-sariamente contemperare un equilibrio che rischia di essere by passato da interessi che poco si coniugano con la città;

Dato atto che:

· l’amministrazione sta operando con strategie volte alla salvaguardia del decoro anche attraverso la delibera di Consiglio comunale n. 26 del 24/04/2022, "Misure di regolamentazione dell'esercizio di attività ai fini della loro compatibilità con le esigenze di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale di alcune aree del centro storico di Venezia, da sottoporre ad Intesa con la Regione e sentito il Ministero della Cultura — S.A.B.A.P. VE LAG. ai sensi dell'art. 1, comma 4 del D. Lgs. 25/11/2016 n. 222” e la Regione del Veneto, con decreto DGR 509 del 03/05/2022, ha sancito l'Intesa, con validità triennale, in merito a tale provvedimento così come previsto dall'articolo 1 comma 4 del sopra-citato Decreto Legislativo 222/2016;

Dato inoltre atto che:

· la predetta delibera, ma meglio la successiva, pongono il tema di attività che non prevedono ob-bligatoriamente la presenza di un addetto quali, a titolo di esemplificazione, tinto lavanderie a gettone, locali attrezzati in modo esclusivo con apparecchi per la vendita o la somministrazione, o sportelli ATM;

· quest’ultima attività, legata a circuiti finanziari non bancari, (le banche stanno inesorabilmente togliendo sportelli a servizio dei residenti vedasi frazioni, isole e centro storico), e non cosi con-venienti per i residenti ma utilizzati in larga misura dai turisti;

· queste attività economiche sono l’esempio di come ci sia sempre la necessità di vigilare sugli insediamenti che dovrebbero essere governati e gestiti perché non si giunga che ogni spazio/locale, dal magazzino al fondo di negozio e a quanto pare perfino nei giardini, ci sono trovi con vetrine sgargianti con scritte cubitali di cui molto astutamente i proponenti sanno posizionare evitando il parere della sovrintendenza.

Constatato che:

· l’amministrazione deve e possiede gli strumenti per fare in modo, come già sta facendo per alcune attività, di arginare un fenomeno che ha effetti sia dal punto di vista dell’occupazione di spazi posti sulla pubblica via, che diventano ricettacolo di rifiuti, con nessuna sorveglianza, con il tema della sicurezza per chi abita nelle vicinanza (rumorosità, incendio, senza tetto, sporco e mancanza di igiene) e per il fatto che se questo è il trend avremo spazi visibilmente non compatibili con la città e sottratti alla stessa;

· si deve intervenire nei regolamenti a disposizione, edilizio, abaco, polizia urbana, per fare in modo che ci sia l’amministrazione, la sovrintendenza e la polizia locale che possano mappare tali attività (quindi vanno ricercate le modalità per le comunicazioni di insediamento) indicare ed orientare gli insediamenti con elementi di tutela, di sicurezza e di decoro;

Il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta:

· a proseguire nelle azioni fin qui intraprese e di individuare nei regolamenti comunali modifiche urgenti che possano se non arginare tali attività, perlomeno porre tutta una serie di obblighi per raggiungere gli obiettivi sopra esposti.

· Attivare un monitoraggio semestrale attraverso la commissione competente, congiuntamente an-che alle commissioni Urbanistica e Sicurezza, con dati alla mano e si possa procedere ad un per-corso di condivisione sugli atti di modifica e aggiornamento dei regolamenti.

 

Deborah Onisto


 
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