Mozione nr. d'ordine 660
Francesco Zingarlini
Premesso che:
presso l’Istituto comprensivo Giulio Cesare di Mestre, scuola simbolo di multiculturalità e integrazione, in cui sono rappresentate circa quaranta nazionalità diverse, per lo più di bambini di origini bengalesi, sono iniziate le iscrizioni al primo corso di lingua bengalese.
Le lezioni si dovrebbero svolgere al di fuori dell’orario scolastico, senza costi da parte dell’Istituto, mentre insegnanti e libri sarebbero pagati dal Consolato del Bangladesh.
Preso atto che:
il Console Onorario del Bangladesh a Venezia ha dichiarato che il corso di lingua bengalese è rivolto a tutti gli studenti, in particolare ai bambini bengalesi nati in Italia: “mantenere viva la lingua d’origine è una grande opportunità per il futuro di questi bambini, ma anche per il nostro Paese che può attraverso loro mantenere rapporti con il Bangladesh, un Paese in forte sviluppo”.
Ritenuto che:
è particolarmente importante per questi bambini l’apprendimento della lingua italiana e delle nostre tradizioni, quale patrimonio storico, culturale e linguistico del territorio veneto e di tutta la Nazione.
Visto che:
il Protocollo d’intesa per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni di origine migratoria nelle istituzioni scolastiche della città di Venezia, sottoscritto da Prefettura, Uffici scolastici regionale e provinciale e Comune, coinvolgendo anche la Regione, si pone l’obiettivo di un diritto effettivo allo studio, accoglienza e integrazione anche a scuola attraverso una distribuzione degli alunni negli istituti scolastici e all’interno delle classi stabilendo la soglia del 30 per cento.
E’ impossibile rispettare tale soglia in alcune scuole del nostro territorio comunale, come ad esempio l’Istituto Giulio Cesare, con percentuali che superano l’80 per cento di studenti stranieri ed alcuni asili del centro di Marghera, considerata l’alta concentrazione di famiglie immigrate.
Rilevato, infine, che:
per l’esiguo numero di bambini italiani iscritti presso detti istituti risulta molto difficile comunicare ed integrarsi socialmente con i propri coetanei di origine straniera.
TUTTO QUANTO CIO' PREMESSO,
IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA IL SINDACO A:
- farsi portavoce presso la Dirigenza scolastica dell’Istituto Comprensivo Giulio Cesare affinché non vengano utilizzati spazi pubblici per tali iniziative, ma al fine di valorizzare l’apprendimento della lingua italiana a tutti i bambini di origine straniera.
- promuovere una vera integrazione basata sul rispetto e la conoscenza delle radici linguistiche della nostra cultura.
Maika Canton
Enrico Gavagnin
Silvia Peruzzo Meggetto