Mozione nr. d'ordine 635

Logo Partito Democratico   Gianluca Trabucco
Nr. d'ordine: 635
Data pubblicazione: 28-11-2024
Proponente: Gianluca Trabucco
Altri firmatari: Gianfranco Bettin, Marco Gasparinetti, Giuseppe Saccà, Sara Visman, Alessandro Baglioni, Alberto Fantuzzo, Emanuele Rosteghin, Monica Sambo, Paolo Ticozzi, Emanuela Zanatta
Assemblea competente: Consiglio comunale
Oggetto: RICONOSCIMENTO DELLO STATO DI PALESTINA
Ritiro: ritirato il 12-12-2024
Oggetto: RICONOSCIMENTO DELLO STATO DI PALESTINA
 

PREMESSO CHE

Il riconoscimento dello Stato d’Israele da parte dell’ONU (1949) e dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (1988), gli Accordi di Oslo (1993-95) sottoscritti dalle parti ed il nutrito pacchetto di risoluzioni ONU costituiscono il quadro di riferimento giuridico necessario per dar corso al riconoscimento dello Stato di Palestina;

Lo Stato di Palestina è stato riconosciuto dalla risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite del 29 novembre 2012 come “Stato osservatore permanente non membro” presso l’organizzazione;

Il Parlamento europeo ha riconosciuto in linea di principio lo Stato di Palestina con la risoluzione 2014/2964 (RSP) approvata in data 17/12/2014;

Il 18 aprile 2024 la proposta di risoluzione del Consiglio di Sicurezza ONU S/2024/312, necessaria per l’effettiva adesione della Palestina come stato membro, è stata accolta da 12 dei 15 paesi votanti, ma bloccata dall’unico voto contrario degli Stati Uniti.

Il 9 maggio 2024 l’Assemblea Generale dell’ONU ha adottato la risoluzione intitolata “Ammissione di nuovi membri alle Nazioni Unite” (documento A/ES-10/L.30/Rev.1) con 143 voti favorevoli, 9 contrari e 25 astensioni. La risoluzione stabilisce che lo Stato di Palestina è qualificato per l’adesione alle Nazioni Unite in conformità con l’articolo 4 della Carta delle Nazioni Unite e dovrebbe, pertanto, essere ammesso a far parte dell’Organizzazione come membro a tutti gli effetti;

il 12 giugno 2024 il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato la risoluzione n. 2735, che sostiene la conclusione di un accordo di cessate il fuoco e di un accordo di scambio tra ostaggi israeliani e prigionieri palestinesi, garantendo l'accesso ad aiuti umanitari adeguati e sostenibili a tutte le parti nella Striscia di Gaza, di cui anche l'Alto rappresentante dell'Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza Borrell ha chiesto piena e immediata attuazione per «contribuire al rilancio di un processo politico per una pace duratura e sostenibile, basata sulla soluzione dei due Stati, e sostenere uno sforzo internazionale coordinato per la ricostruzione di Gaza»;

è necessario continuare a sostenere con forza in ogni sede opportuna l'assoluta e urgente necessità di un immediato cessate il fuoco, per il rilascio incondizionato degli ostaggi israeliani ancora nelle mani di Hamas e per la riapertura del flusso regolare degli aiuti alla popolazione di Gaza, che subisce una catastrofe umanitaria;

è necessario continuare a sostenere ogni iniziativa utile, nelle sedi giurisdizionali internazionali, volta ad accertare le violazioni, da chiunque compiute, del diritto internazionale e umanitario;

CONSIDERATO CHE

Alla fine di maggio 2024 Spagna, Norvegia, Slovenia e Irlanda si sono unite al gruppo di Stati membri dell’ONU che riconoscono formalmente lo Stato di Palestina;

Sono ormai 146 su 193 Stati membri delle Nazioni Unite, oltre il 75% degli Stati Membri, che hanno riconosciuto formalmente lo Stato di Palestina, entro i confini antecedenti la guerra del 1967 e con Gerusalemme capitale condivisa, quale passo fondamentale per una equa soluzione politica del conflitto che porti ad una pace duratura;

Lo Stato di Palestina è attualmente membro della Lega araba, dell'Organizzazione della cooperazione islamica, del G77, del Comitato Olimpico Internazionale, dell'UNESCO e di varie altre organizzazioni internazionali;

Il riconoscimento internazionale dello Stato di Palestina è un passo fondamentale per equiparare la sua condizione sul piano politico a quella di altri Stati, riconoscere le aspirazioni legittime ad avere uno Stato da parte dei palestinesi e ribadire le tutele previste dal Diritto Internazionale;

Risulta ormai evidente quanto sia indispensabile che le Nazioni Unite e l'Unione Europea non si fermino alle dichiarazioni di condanna ed al richiamo alle parti di fermare la violenza, ma che prendano posizione per eliminare le cause che provocano la violenza e l’ingiustizia in Israele e in Palestina con l’obiettivo di esercitare una mediazione attiva per la fine dell’occupazione militare israeliana e della colonizzazione dei Territori Palestinesi Occupati e per il rispetto dei diritti umani e del Diritto Internazionale in tutto il territorio palestinese e israeliano.

RICORDATO CHE

La politica estera italiana fin dagli anni ’70 è sempre stata trasversalmente impegnata per la pace in Medio Oriente e per il riconoscimento dei diritti legittimi del popolo palestinese;

Su iniziativa italiana l’Europa, con la Dichiarazione di Venezia del 1980, riconobbe il diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese;

Nel 2012 all’Assemblea delle Nazioni Unite l’Italia votò a favore dell’ammissione della Palestina quale Stato osservatore all’ONU;

Nel dicembre 2014 il Parlamento italiano ha approvato una mozione che impegnava il governo a “sostenere l’obiettivo della costituzione di uno Stato palestinese” e a promuovere il riconoscimento della Palestina quale stato democratico e sovrano entro i confini del 1967, con Gerusalemme capitale condivisa”, sostenendo e promuovendo i negoziati diretti fra le parti;

Nelle comunicazioni al Senato della Presidente del Consiglio in data 25 ottobre 2023 si sosteneva che “In tutti i contesti, e con tutti gli interlocutori, ho sottolineato l’importanza di contribuire alla de-escalation del conflitto e riprendere quanto prima un’iniziativa politica per la regione, non solo per risolvere l’attuale crisi ma per arrivare a una soluzione strutturale sulla base della prospettiva ‘due popoli, due Stati’”;

Tale posizione è stata ribadita dal ministro degli Esteri italiano Tajani in occasione del suo incontro con Netanyahu;

La prospettiva “due popoli, due Stati” non può essere raggiunta senza il previo riconoscimento dello Stato di Palestina, laddove oggi l’unico Stato riconosciuto dal nostro Paese è lo Stato di Israele.

IL CONSIGLIO COMUNALE DI VENEZIA CHIEDE AL GOVERNO ITALIANO DI

Riconoscere a tutti gli effetti lo Stato di Palestina come entità sovrana e con Gerusalemme capitale condivisa;

Agire in sede ONU per un immediato riconoscimento dello Stato di Palestina come membro a pieno titolo delle Nazioni Unite, per permettere alla Palestina e a Israele di negoziare direttamente in condizioni di pari autorevolezza, legittimità e piena sovranità;

Impiegare tutti gli strumenti politici, diplomatici e di Diritto Internazionale per fermare l’annessione dei Territori Occupati Palestinesi.

IMPEGNA IL SINDACO

A farsi interprete di tali istanze e ad attivarsi verso gli altri Sindaci ed Amministrazioni della Regione Veneto per concordare un'azione comune di sensibilizzazione delle rappresentanze politiche parlamentari.

IMPEGNA LA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE

A dare massima diffusione del presente Ordine del Giorno alla cittadinanza e alle associazioni, e ad inoltrarlo:

  • Al Presidente del Parlamento Europeo;
  • Al Presidente della Repubblica Italiana;
  • Al Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana;
  • Al Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale della Repubblica italiana;
  • Al Presidente del Senato della Repubblica italiana;
  • Al Presidente della Camera dei deputati della Repubblica italiana;
  • Ai Presidenti dei Gruppi Parlamentari;
  • Al Presidente della Regione Veneto.

 

Gianluca Trabucco

Gianfranco Bettin
Marco Gasparinetti
Giuseppe Saccà
Sara Visman
Alessandro Baglioni
Alberto Fantuzzo
Emanuele Rosteghin
Monica Sambo
Paolo Ticozzi
Emanuela Zanatta

 
Mozione in formato pdf
12-12-2024
Ritiro
Torna indietro

Continuando a navigare questo sito acconsenti all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra Cookie Policy