Mozione nr. d'ordine 619
Alex Bazzaro
Nr. d'ordine: 619
Data pubblicazione: 28-10-2024
Proponente: Alex Bazzaro
Altri firmatari: Riccardo Brunello, Giovanni Giusto, Paolo Tagliapietra, Nicola Gervasutti
Assemblea competente: Consiglio comunale
Oggetto: Difendere i confini dello Stato è un atto legittimo
Oggetto: Difendere i confini dello Stato è un atto legittimo
PREMESSO CHE:
- è dovere di ogni Stato, nel rispetto del Diritto interno, di quello Comunitario e degli Accordi Internazionali, preservare i propri confini da ingressi indiscriminati di persone e cose, a tutela del rispetto dell’ordine pubblico e della pubblica e civile convivenza;
- in tal senso, la legislazione vigente, punisce, a vario e diverso titolo, sia chi entra illegalmente nel territorio nazionale sia chi ne promuove, dirige, organizza, finanzia o effettua il trasporto e l’ingresso, secondo quanto stabilito dal Decreto legislativo del 25 luglio 1998, n. 286 e successive modifiche;
- il controllo dei fenomeni migratori viene garantito attraverso il sistema delle quote d’ingresso come previsto dal “decreto flussi”, il solo strumento idoneo ad assicurare a chi entra in Italia un’occupazione lavorativa, un’abitazione, e mezzi di sostentamento autonomi, nella prospettiva di un effettivo inserimento nel tessuto sociale e produttivo della Nazione;
- solo in tale contesto è possibile garantire concrete opportunità di positivo inserimento e di fattiva accoglienza, in una prospettiva di reale integrazione;
PREMESSO ALTRESÌ CHE:
- accanto a questa migrazione, legale e controllata, è dato incontestato che ve ne sia una totalmente illegale che il nostro Paese si è trovato a gestire da solo negli ultimi anni in ragione di una politica del tutto insufficiente da parte dell’Unione Europea. Politica che, peraltro, sarebbe “obbligata” in virtù del principio di solidarietà ed equa ripartizione della responsabilità tra gli Stati membri (art. 80 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea);
- nell’ambito di tale migrazione irregolare hanno trovato terreno fertile nuove forme di sfruttamento e di schiavitù, con condizioni di vita inumane; hanno proliferato le attività criminose, per lo più legate al traffico delle sostanze stupefacenti e allo sfruttamento della prostituzione; ha trovato facile via la minaccia derivante dal fondamentalismo di matrice islamista, lasciando spazio al fenomeno della cosiddetta radicalizzazione e così creando condizioni di oggettivo e persistente pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblici;
PRESO ATTO CHE:
- nella “pratica” di tale immigrazione irregolare si è assistito a forme sempre più sofisticate di elusione della cosiddetta “legge del mare”, che prevede che venga portato un ovvio aiuto a navi o imbarcazioni che si trovino, accidentalmente, in condizioni di pericolo;
- in più circostanze una norma di civiltà è stata pretestuosamente invocata per creare, deliberatamente e in maniera preordinata e strumentale, condizioni per l’attivazione formale dei soccorsi, per un verso ponendo i “migranti” su improbabili barchini o su gommoni del tutto inadatti ad affrontare la navigazione nel Mar Mediterraneo, per l’altro organizzando operazioni di immediato e tempestivo soccorso in prossimità delle coste, così trasformando l’eccezionalità delle ipotesi di naufragio o di pericolo in mare, in un prassi routinaria e in un fenomeno massivo;
- proprio a causa di queste partenze in condizioni di assoluta precarietà, le vittime del mare si contano a migliaia;
EVIDENZIATO CHE:
- in tale contesto normativo e sociale - nazionale ed internazionale - la legittimità di un’azione di governo volta a difendere i confini del proprio Stato non può essere messa in dubbio:
- alla luce dei risultati che essa produce, dal momento che, dati alla mano, l’unica politica in grado di limitare drasticamente il numero dei morti in mare è proprio una politica volta alla difesa dei propri confini nazionali al fine di disincentivare le partenze. Basti vedere i risultati della “politica dei porti chiusi” adottata da Matteo Salvini all’epoca in cui ricoprì il ruolo di Ministro dell’Interno (primo agosto 2018 al 31 luglio 2019: -95% di morti e -55% di dispersi in mare, rispetto all’epoca del Ministro Minniti del PD);
- da una certa Magistratura politicizzata per mezzo di pronunce che travalicano i propri confini di competenza, così inficiando il rispetto delle garanzie costituzionali di separazione tra i poteri dello Stato, ed in particolare tra il potere Giudiziario e quello Esecutivo;
TUTTO CIO’ PREMESSO:
- nella convinzione che il rispetto delle garanzie costituzionali rappresenti uno dei principi cardine dell’agire del potere giudiziario, nonché un fondamento della nostra cultura giuridica a cui non possiamo rinunciare, pena il sovvertimento dell’ordine costituzionale del nostro Paese;
- esprimendo il più forte sostegno a Matteo Salvini, che per il solo fatto di avere difeso i confini del nostro Paese - così come promesso agli Italiani - è stato rinviato a giudizio dal Tribunale di Palermo per sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio nell’ambito del processo “Open Arms” e rischia 6 anni di carcere;
- esperimento altresì un deciso dissenso nei confronti di quella parte della Magistratura che intende travalicare le proprie competenze per incidere sull’azione politica;
IMPEGNA IL SINDACO:
- a porre in essere ogni iniziativa volta ad affermare e sostenere la legittima adozione da parte del Governo di politiche volte alla difesa dei confini nazionali, appoggiandolo nell’assunzione delle misure più opportune ed efficaci, sia di rilievo interno che internazionale, al fine di preservare i confini terrestri e marittimi dall’ingresso in Italia di persone che vi giungono in violazione di legge.
Alex Bazzaro
Riccardo Brunello
Giovanni Giusto
Paolo Tagliapietra
Nicola Gervasutti
Riccardo Brunello
Giovanni Giusto
Paolo Tagliapietra
Nicola Gervasutti