Mozione nr. d'ordine 616

Logo Lega Salvini - Liga Veneta   Alex Bazzaro
Nr. d'ordine: 616
Data pubblicazione: 23-10-2024
Proponente: Alex Bazzaro
Altri firmatari: Riccardo Brunello, Giovanni Giusto, Paolo Tagliapietra, Nicola Gervasutti
Assemblea competente: Consiglio comunale
Oggetto: a massima tutela delle lavoratrici e dei lavoratori portuali del Porto di Venezia, si ritiri il bando di fornitura del lavoro portuale, pubblicato dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale e si riapra il tavolo di discussione.
Oggetto: a massima tutela delle lavoratrici e dei lavoratori portuali del Porto di Venezia, si ritiri il bando di fornitura del lavoro portuale, pubblicato dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale e si riapra il tavolo di discussione.
 

Premesso che:

  • L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale ha pubblicato il bando per l’affidamento della fornitura di lavoro portuale nel porto di Venezia, come previsto dall’articolo 17 della legge 84/94, per la durata di quattro anni rinnovabili per un altro quadriennio;
  • A tal proposito, si sarebbe dovuto tener conto delle linee guida sottoscritte e siglate nel luglio del 2023;
  • Che tali linee guida prevedevano, in particolare, l’inserimento della cosiddetta clausola sociale a tutela di tutti i lavoratori attualmente impiegati;

Premesso altresì che:

  • L’affidamento della fornitura di lavoro portuale rappresenta uno sblocco per un servizio fondamentale per l’operatività e la competitività dello scalo, servizio finora prestato in regime di proroga;
  • Tale affidamento non deve, in alcun modo, ricadere economicamente sulle tasche dei lavoratori;

Rilevato da più fonti che il bando:

  • non rispetterebbe il CCNL di Settore previsto a livello nazionale e sottoscritto anche dalla parte datoriale attraverso le proprie associazioni di categoria cui anche il Porto di Venezia aderisce;
  • sarebbe in piena violazione della normativa vigente in ambito di lavoro portuale;
  • prevederebbe il blocco della trattativa sindacale per l’intero periodo di validità del bando anche nel caso questo venisse rinnovato;
  • non sembra, almeno in modo chiaro, stabilire che l’aggiudicatario debba farsi carico, con la sopra menzionata clausola sociale, degli attuali occupati;
  • prevede la cosiddetta chiamata nominativa da parte delle società utilizzatrici, è che ciò è in aperta violazione delle più elementari regole sulla pari opportunità di accesso al lavoro che fanno altresì divieto di operare qualsivoglia tipo di discriminazione nei confronti dei lavoratori, la loro precarizzazione, il contestuale abbassamento degli stipendi e prefigura, di fatto, sia il ritorno del lavoro al cottimo che del caporalato;
  • prevede una grave ingerenza, da parte dell’Autorità Portuale, di intervenire direttamente in eventuali provvedimenti di carattere disciplinare a carico dei lavoratori portuali;
  • avrà delle ricadute sugli standard di sicurezza dei lavoratori in un ambito lavorativo di per se pericoloso e una inadeguata garanzia di dedicata formazione professionale;

Considerato che:

  • tale bando fa da apripista alla pubblicazione dei relativi bandi degli altri scali italiani che potrebbe generare una ricaduta sia in termini occupazionali che di qualità del lavoro in tutta Italia;

Tutto ciò premesso, rilevato e considerato, il Consiglio Comunale di Venezia, impegna il Sindaco e la Giunta a intervenire presso l’Autorità Portuale e gli altri organi competenti in materia affinché:

  • si ritiri il bando attualmente pubblicato;
  • si riapra un tavolo di concertazione con i sindacati e le associazioni di categoria;
  • si garantiscano gli attuali livelli occupazionali, retributivi e di sicurezza;
  • si depennino tutte le clausole contro i lavoratori e il lavoro;
Alex Bazzaro

Riccardo Brunello
Giovanni Giusto
Paolo Tagliapietra
Nicola Gervasutti

 
Mozione in formato pdf
Torna indietro

Continuando a navigare questo sito acconsenti all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra Cookie Policy