Mozione nr. d'ordine 605

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Nr. d'ordine: 605
Data pubblicazione: 13-06-2024
Proponente: Paolo Ticozzi
Altri firmatari: Giuseppe Saccà, Alessandro Baglioni, Alberto Fantuzzo, Emanuele Rosteghin, Monica Sambo, Emanuela Zanatta, Gianluca Trabucco
Assemblea competente: Consiglio comunale
Oggetto: Si usino alternative agli pneumatici come parabordi - mozione collegata alla P.D. 2024.1019 - Approvazione in recepimento del Regolamento Unico di gestione associata dei rifiuti urbani nel Bacino Venezia come approvato dal Consiglio di Bacino Venezia Ambiente con deliberazione dell’Assemblea n. 21 del 19.12.2023.
Oggetto: Si usino alternative agli pneumatici come parabordi - mozione collegata alla P.D. 2024.1019 - Approvazione in recepimento del Regolamento Unico di gestione associata dei rifiuti urbani nel Bacino Venezia come approvato dal Consiglio di Bacino Venezia Ambiente con deliberazione dell’Assemblea n. 21 del 19.12.2023.
 

Premesso che:

nel regolamento presente nella delibera cui è collegata questa mozione non viene trattato in modo specifico il caso degli pneumatici affondati o galleggianti che quando ripescati vengono e verrebbero trattati come rifiuti normali, nonostante gli pneumatici esausti siano a tutti gli effetti dei rifiuti speciali.

Preso atto che:

Il Comune di Venezia ha adottato il Regolamento per la circolazione acquea nel Comune di Venezia con deliberazioni n° 216 del 7/10/1996 e n° 205 del 28/7/1997 del Consiglio Comunale, detto regolamento è poi stato oggetto di successive modifiche e integrazioni, in tale regolamento si prevede la necessità di dotare le imbarcazioni di puntali, parabordi fissi e/o bottazzi che dovranno essere di gomma, materiale plastico o cordame.

Preso inoltre atto che:

  • La navigazione nelle acque della laguna di Venezia sono sottoposte al Regolamento per il coordinamento della navigazione locale nella laguna veneta, approvato con deliberazione del Consiglio provinciale prot. n. 24772/I del 25 giugno 1998, detto regolamento è poi stato oggetto di successive modifiche e integrazioni con le seguenti deliberazioni: deliberazione prot. n. 17778/VIII del 29 aprile 1999, deliberazione prot. n. 62247/III del 29 ottobre 2001, deliberazione n. 39 del 24 giugno 2014, deliberazione del Commissario nella competenza del Consiglio provinciale n. 19 del 10 giugno 2015, deliberazione del Consiglio metropolitano n. 13 del 29 giugno 2016;
     
  • Tra i principi presenti all’articolo 1 di tale regolamento c’è quello “della protezione dell’ambiente lagunare dall’inquinamento idrodinamico, acustico, delle acque e dell’aria”, ma in detto non è esplicitamente vietato l’uso degli pneumatici come parabordi;
     
  • In detto regolamento all’articolo 70 è prevista la Commissione consultiva mista tra i cui compiti come disciplinato dal punto 7 di detto articolo c’è quello di “elaborare proposte di modificazioni e integrazioni del regolamento [...]”.

Considerato che:

Molte imbarcazioni che navigano nelle acque di competenza del Comune di Venezia e nelle acque di competenza della Città Metropolitana di Venezia utilizzano come parabordi pneumatici automobilistici usati.

Evidenziato che:

  • Gli pneumatici sono fatti tra le altre cose per circa un 24% di gomma sintetica, che è un polimero della plastica, e un rapporto del 2017 a cura dell’International Union for Conservation of Nature (IUCN) riporta che circa il 28% di tutte le microplastiche degli oceani del mondo sono causate dagli pneumatici.
     
  • Apparentemente l'uso di pneumatici appare come un riuso intelligente di quelli che potrebbero essere altrimenti considerati rifiuti, tuttavia non è auspicabile che gli pneumatici siamo usati come parabordi;
     
  • Gli pneumatici infatti contengono al loro interno sostanze inquinanti che rischiano di disperdersi nelle acque della laguna da un lato con l'usura dovuta agli urti contro le rive e le sponde e dall'altro nel caso vengono persi e dispersi nei canali e in laguna;

Considerato inoltre che:

  • nelle pregevoli iniziative di ripuliture dei canali da parte dei gondolieri sub vengono usualmente recuperati numerosi copertoni dispersi dalle imbarcazioni che li usano come parabordi;
     
  • esistono progetti che permettono il riciclo al 100% degli pneumatici PFU (“pneumatici fuori uso”);
     
  • il Comune già nel piano d’azione di Plastic Smart Cities si è espresso a favore del contrasto della dispersione di pneumatici in ambiente acquatico;

Ritenuto che:

  • Si debba salvaguardare l'ambiente lagunare riducendo le possibilità del suo inquinamento vietando l'utilizzo di parabordi costituiti da sostanze inquinanti che possano disperdersi nell'ambiente;
     
  • Si debbano vietare l'uso degli pneumatici come parabordi nelle acque di competenza della laguna di Venezia;
     
  • Si debba comunque vietare l'uso di qualsiasi tipo di parabordo non galleggiante e che quindi sia soggetto ad affondamento per facilitarne il recupero in caso di perdita;
     
  • Si debba dare un tempo sufficiente a chi attualmente usa pneumatici come parabordi per l'adeguamento e la sostituzione con nuovi parabordi non inquinanti;

tutto ciò premesso e considerato,

il Consiglio Comunale si impegna a 

modificare il regolamento il Regolamento per la circolazione acquea nel Comune di Venezia escludendo la possibilità che gli pneumatici possano essere usati come parabordi e e che i parabordi debbano essere realizzati in materiali non inquinanti;

il Consiglio Comunale di Venezia invita:

la Città metropolitana di Venezia e la Commissione consultiva mista anche tramite il rappresentante del Comune di Venezia, che ne è membro effettivo, a modificare il  Regolamento per il coordinamento della navigazione locale nella laguna veneta vietando l’uso di pneumatici come parabordi, puntali e/o bottazzi e imponendo che questi siano galleggianti e non contengano materiali inquinanti (tra cui quelli che possano generare microplastichee) dando altresì un tempo congruo dall’entrata in vigore della modifica per la regolarizzazione;

il Consiglio Comunale chiede al Sindaco e alla Giunta:

  • di attivarsi affinché l’uso degli pneumatici come parabordi, o comunque di parabordi realizzati in materiali inquinanti, venga disincentivato, se non vietato;
     
  • di cercare le risorse economiche anche tramite la partecipazione a bandi o a progetti europei per contribuire con incentivi all’acquisto di parabordi non inquinanti per chi attualmente usa pneumatici esausti e si impegna a smaltirli nel modo corretto.

 

Paolo Ticozzi

Giuseppe Saccà
Alessandro Baglioni
Alberto Fantuzzo
Emanuele Rosteghin
Monica Sambo
Emanuela Zanatta
Gianluca Trabucco

 
Mozione in formato pdf
14-06-2024
Invio a commissione consiliare

Inviata alla IV Commissione

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