Mozione nr. d'ordine 543

Oggetto: Azioni, formazione del personale e case rifugio per far fronte alle violenze e alle discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere - mozione collegata alla P.D. 2023.1071 con oggetto: "Approvazione del Bilancio di previsione per gli esercizi finanziari 2024-2026 e relativi allegati e del Documento Unico di Programmazione 2024-2026."
 

Premesso che:

nel Comune di Venezia verrà realizzata un’ulteriore casa rifugio per le persone vittime di violenze di genere;

considerato che:

purtroppo, come riportato dalla stampa, sono all’ordine del giorno nel nostro paese le violenze e discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere;

preso atto che:

nella commissione consiliare del 7/12/2023 è stato detto dall’assessore Venturini che è all’attenzione degli uffici comunali il fenomeno delle violenze e delle discriminazioni omolesbobitransfobiche e ci si sta interrogando su come fare agire il Comune a riguardo;

tutto ciò premesso e considerato, si invitano il Sindaco e la Giunta:

1. a coinvolgere le realtà, che si occupano di diritti e lotta alle discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, per stabilire insieme quali progettualità, attività e servizi sia prioritario mettere a disposizione per andare incontro alle persone vittime di violenze e discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere;
    
2. a trovare le modalità e le risorse affinché il personale interno e quello che lavora per il Comune nei servizi, negli uffici, nei progetti e nelle attività che hanno a che fare con il pubblico, a partire da chi ha a che fare che con le persone in condizione di fragilità e vulnerabilità, sia formato per essere pienamente inclusivo verso le persone non eterosessuali e che non si riconoscono nel genere loro assegnato alla nascita;
    
3. a comunicare chiaramente nella promozione dei servizi messi in campo direttamente o indirettamente dal Comune in cui le persone che vi lavorano hanno avuto una formazione specifica per lavorare anche con persone non eterosessuali e che non si riconoscono nel genere attribuito loro alla nascita, affinché queste possano accedere ai servizi più facilmente e con maggiore serenità;
    
4. a cercare le risorse, anche in collaborazione con altre pubbliche amministrazioni del territorio e istituzioni, per realizzare una nuova casa rifugio per le vittime di violenze e discriminazioni omolesbobitransfobiche e nel frattempo qualora si manifestassero casistiche che ne avessero la necessità ospitare anche persone vittime di violenze perpetrate per orientamento sessuale e identità di genere nelle case rifugio esistenti.