Mozione nr. d'ordine 434
Francesco Zingarlini
Premesso che:
AVM-ACTV, attuale Azienda per il Trasporto Pubblico Locale Veneziana, è proprietaria di una motonave per il trasporto di passeggeri denominata “Concordia”, che si trova a Sant’Elena - Venezia presso i Cantieri dell’Azienda del TPL.
Tale unità, dopo essere stata declassata allo status di “galleggiante”, in seguito alla revoca del Certificato di Classe nel 2010 e alla rimozione degli apparati tecnici e di governo, si trova in disarmo.
Considerato che:
la “Concordia” è la terza di quattro motonavi, che compongono la classe “4 LI”, varate nel 1935 presso gli allora Cantieri Navali Breda di Porto Marghera.
Il progetto trovò accoglimento agli inizi degli anni ’30 del secolo scorso per concretizzarsi il 28 marzo 1934 con la costruzione di quattro motonavi da ottocento passeggeri l’una.
Le suddette quattro navi presero forma dalla matita del Professor Duilio Torres (noto anche per i disegni delle biglietterie di San Marco), il quale curò gran parte del progetto.
Le motonavi furono denominate come i centri urbani di epoca romana: Aquileia, Altino, Concordia ed Eraclea e vennero varate tra febbraio e maggio del 1935.
Rilevato che:
ACNIL, confluita poi in ACTV, per mano del progettista, cercò di dare una linea strutturale detta “modernissima”, che prendeva ispirazione per la parte prodiera e poppiera dalla più grande Nave di linea “Narenta” della Società Adriatica di Navigazione. Le costruzioni portarono innovazioni quali: la poppa a “incrociatore”, il dritto di prora slanciato in avanti e singolo fumaiolo con profilatura aereodinamica, inclinato verso poppa e che incorporava la presa d’aria per la Sala Macchine.
Nelle estati del periodo prebellico, le imbarcazioni ACNIL furono utilizzate anche per compiere gite fino a Ravenna e Trieste.
Due delle quattro motonavi parteciparono ad eventi bellici e furono militarizzate per lo scopo.
Nei primi anni Sessanta le quattro motonavi vennero sottoposte a dei grandi interventi di riammodernamento.
I lavori portarono alla sostituzione dei vecchi motori Fiat con due nuovi motori Alfa Romeo marini per quanto riguarda Eraclea, trasformandola nell’unica bielica delle quattro sorelle; mentre all’interno delle altre tre furono installati nuovi motori Fiat mantenendo la configurazione monoelica. Il cambio di apparato propulsivo consentì la creazione di un nuovo salone passeggeri al posto del precedente cofano motore. La ciminiera fu spostata più a poppavia, ricavando un nuovo accesso alla Sala Macchine, la cabina coperta del ponte principale di poppa venne chiusa, prolungata la cabina che comprendeva il bar del ponte superiore, rimossi gli alberi e le scialuppe di salvataggio e, infine, allargata la plancia dotandola di strumentazione moderna e rendendola più agevole per le manovre.
Altino, Aquileia ed Eraclea subirono ulteriori importanti lavori ad inizi anni Ottanta.
Constatato che:
la motonave "Concordia" rimane una delle “Signore” delle Serenissime Acque, leggera e soave nella navigazione, nella sua linea snella e aereodinamica richiamando profondi ricordi di diverse generazioni che l’hanno vista navigare per quasi cent’anni.
Nel corso dei decenni ha sempre garantito una navigazione sicura, ha visto salire a bordo bambini, ragazzi; li ha accompagnati a scuola, al lavoro, rappresentando quasi una piccola crociera.
Dato atto che:
ai sensi dell’art. 10 della Legge 6 luglio 2002, n. 137, la motonave "Concordia" può rientrare tra i beni culturali tutelati dal Decreto Legislativo n. 42 del 22 gennaio 2004.
Tutto ciò premesso,
Il Consiglio comunale impegna il Sindaco e la Giunta:
- a farsi carico presso AVM-ACTV affinché venga revocato l’iter di demolizione della motonave "Concordia" e, successivamente, venga indetto un nuovo bando che preveda come vincoli l’esclusione dell’utilizzo della stessa per il trasporto pubblico di linea e, nel contempo, ne disponga il possibile impiego a scopo culturale-turistico.
Maika Canton
Enrico Gavagnin
Silvia Peruzzo Meggetto