Mozione nr. d'ordine 411

Il Consiglio comunale

Premesso che:

- a tre anni dall'acqua alta eccezionale (la seconda di tutti i tempi) che ha pesantemente colpito Venezia e la sua Laguna nei giorni 12 novembre 2019 e seguenti, nonostante gli sforzi profusi dalla gestione commissariale e dall’amministrazione comunale, alcune categorie di soggetti non hanno ancora ricevuto alcun rimborso o contributo, pur avendo sostenuto e documentato spese particolarmente ingenti, nell'ordine delle decine di migliaia di euro;

- la platea dei soggetti in attesa di ristoro è stimata in 1.300 fra famiglie e titolari di attività economiche, per un importo complessivo che supera i 30 milioni di euro secondo le perizie asseverate e le istruttorie già concluse dagli uffici comunali;

- nonostante il lasso di tempo trascorso dalla conclusione della fase istruttoria relativa alle istanze di contributo di cui all’art. 25, comma 2, lettera  E del d.lgs. 1/2018, successiva alla scadenza per la presentazione delle integrazioni documentali delle stesse, ai richiedenti non è pervenuta alcuna comunicazione o informazione sullo stato di avanzamento delle istanze e sulla loro liquidazione;

Considerato che:

la Struttura commissariale, prima, e il comune di Venezia, poi, hanno speditamente concluso i procedimenti finalizzati all’erogazione del contributo di cui all’art. 25 comma 2 lettera C del d.lgs. 1/2018, come confermato dalla risposta dell’Assessore Michele Zuin alla interrogazione n. 663 del 9 novembre 2022

per quel che concerne i contributi di cui alla lettera E, invece, il Comune è in attesa del trasferimento dei fondi statali, con il paradosso che chi ha subito i danni più ingenti e ha già anticipato le spese necessarie al ripristino subirà anche tempi più lunghi, allo stato attuale non quantificabili;

Con Ordinanza del capo del Dipartimento di protezione civile n. 932/2022, pubblicata in G.U. il 22 ottobre 2022, è stato adottato un cronoprogramma per l’attività di raccolta, integrazione e aggiornamento delle istruttorie delle domande presentate ai sensi dell’art. 25 comma 2 lettera E del d.lgs. 1/2018, sulla base di quanto disposto dagli allegati B e C della medesima ordinanza, ferma restando l’applicazione delle ordinanze commissariali adottate in raccordo con la Protezione civile. La predetta ordinanza chiarisce, inoltre, che con specifiche ordinanze di protezione civile si provvederà al riparto delle risorse per regione, all’esito dell’attività di raccolta, aggiornamento e integrazione delle istruttorie relative ai contributi di cui all’art. 25 comma 2 lettera E.

Considerato anche che:

- per effetto della sopra citata Ordinanza, il rischio è che la locomotiva dei contributi resterà ferma sui binari finché non saranno pronti tutti i vagoni, in attesa del “riparto” fra Regioni che presuppone analoga attività istruttoria in tutte le Regioni che hanno patito calamità naturali, con il paradosso di penalizzare i Comuni virtuosi come quello di Venezia, che tale attività istruttoria hanno già concluso;

Tutto ciò premesso e considerato, il Consiglio Comunale impegna il Sindaco a:

- Sollecitare quanto prima il Governo nazionale a considerare la speciale situazione di Venezia, che non ha uguali in Italia, al fine di sbloccare i fondi necessari al ristoro delle famiglie e delle attività economiche colpite dall’acqua alta eccezionale del 2019;

- In subordine, dispiegare analogo sforzo con la Regione Veneto, anche al fine di individuare eventuali possibilità di anticipo di tesoreria a carico del bilancio regionale, in attesa dei contributi statali che rischiano di farsi attendere ancora per molto tempo;

- Istruire gli uffici comunali affinché alla platea dei beneficiari venga data una qualche informazione scritta di aggiornamento in merito all’erogazione dei contributi;

- Riferire al Consiglio comunale sugli sviluppi della vicenda.