Mozione nr. d'ordine 339
Maika Canton
Premesso che:
- il 13 aprile 2022 la Camera dei Deputati ha dato il via libera al D.L. 17/2022 :“Misure urgenti per il contenimento dei costi dell'energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali”;
- all'articolo 27 detto decreto autorizza l’erogazione di alcuni contributi finanziari, in favore degli Enti Locali, destinati a diverse finalità e, il comma 2, in particolare, attribuisce un contributo straordinario finalizzato a garantire la continuità dei servizi erogati, da ripartire in relazione alla spesa sostenuta dagli Enti per utenze di energia elettrica e gas.
Visto che:
- a tal fine viene istituito, nello stato di previsione del Ministero dell'Interno, un fondo con una dotazione di 250 milioni di euro per l'anno 2022, da destinare, per 200 milioni di euro in favore dei Comuni e per 50 milioni di euro in favore delle Città Metropolitane e delle Province;
- il suddetto fondo viene ripartito tra gli Enti interessati con Decreto del Ministro dell'Interno, previa intesa in sede di Conferenza Stato-Città ed Autonomie Locali, da adottare, tenendo conto della spesa sostenuta dagli Enti per utenze di energia elettrica e gas, secondo i dati risultanti dal SIOPE-Sistema Informativo sulle Operazioni degli Enti Pubblici.
Considerato che:
- lo stanziamento, pur accolto favorevolmente dagli Enti Locali, rischia, anche per l'incertezza del quadro internazionale, di non essere sufficiente ad assicurare le risorse necessarie per l'espletamento di funzioni fondamentali.
Rilevato che:
- se, come denunciato dall'Anci, il Governo non interverrà con un adeguato sostegno ai Comuni, per consentire di fronteggiare il caro-energia, gli stessi saranno costretti a ridurre i servizi, aumentare le imposte locali e ad effettuare il taglio del personale, pregiudicando così anche l'attuazione del PNRR.
Dato atto che:
- l’ emendamento, posto all'esame della competente Commissione, che proponeva per il 2022 l'utilizzo dell'avanzo libero per la copertura di maggiori oneri derivanti dall'incremento della spesa per energia elettrica, ha avuto, purtroppo, parere negativo da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze.
Considerato, altresì, che:
- l'Anci ha calcolato che per far fronte all'aumento del costo dell'energia per Comuni e Province servirebbe un finanziamento di un miliardo di euro; ad oggi risulta che il Governo ne abbia stanziati a tal fine circa 250 milioni.
Ritenuto che:
- appare alquanto incomprensibile la scelta, da parte del Mef, di esprimere parere negativo all’emendamento che proponeva l’utilizzo dell’avanzo libero di bilancio delle Amministrazioni comunali per affrontare la crisi energetica;
- sarebbe stato quanto mai opportuno consentire ai Comuni virtuosi l'utilizzo degli avanzi di bilancio, visto che la questione del caro energia non verrà superata in tempi brevi, in considerazione del fatto che, a seguito delle scelte adottate a livello europeo, si aggiungerà anche il problema della crescita dell'inflazione.
Tutto ciò premesso,
Il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta Comunale
- a farsi portavoce presso il Governo affinché promuova iniziative finalizzate a sostenere gli Enti Locali in relazione all'aumento di spesa per utenze di energia elettrica e gas, garantendo anche la possibilità di utilizzare a tal proposito l'avanzo di amministrazione.
Francesco Zingarlini