Mozione nr. d'ordine 323

Logo Tutta la Città Insieme   Giovanni Andrea Martini
Nr. d'ordine: 323
Data pubblicazione: 15-03-2022
Proponente: Giovanni Andrea Martini
Altri firmatari: Emanuela Zanatta, Monica Sambo, Alessandro Baglioni, Alberto Fantuzzo, Emanuele Rosteghin, Giuseppe Saccà, Paolo Ticozzi, Gianfranco Bettin, Gianluca Trabucco
Assemblea competente: Consiglio comunale
Oggetto: Calo demografico e ripercussioni sulle iscrizioni scolastiche. Necessario coinvolgere il Ministero all’Istruzione per scongiurare la chiusura dei plessi scolastici sul territorio.
Oggetto: Calo demografico e ripercussioni sulle iscrizioni scolastiche. Necessario coinvolgere il Ministero all’Istruzione per scongiurare la chiusura dei plessi scolastici sul territorio.
 

Premesso che

  • Il calo demografico nella Città di Venezia è progressivo e costante, considerando che il Comune - come si evince dai dati pubblicati dall'Ufficio Statistica sul sito www.comune.venezia.it - tra il 2000 e il 2021, ha perso 20.518 residenti, passando da 275.368 al 31/12/2000 a 254.850 al 31/12/2021;
  • la popolazione nella fascia d’età compresa tra 0 e 14 anni, tra il 2000 e il 2021, risulta in leggerissimo aumento (si è passati da 28.306 nel 2000 a 28.463 nel 2021), ma è comunque tornata sotto le 30mila persone, diminuendo quindi rispetto agli anni compresi tra il 2004 e il 2017, in cui questa soglia è stata superata fino a raggiungere il picco di 32.070 nel 2007;
  • per quanto riguarda i movimenti demografici, il numero dei nati nel Comune di Venezia desta forte preoccupazione, dato che si è passati dai 2200 nel 2000 ai 1566 nel 2021, così suddivisi per Municipalità: a Venezia Murano Burano da 564 si è arrivati a 263, a Lido Pellestrina da 174 a 79, a Favaro Veneto da 176 a 127, a Mestre Carpenedo da 726 a 623, a Chirignago Zelarino da 319 a 246 e a Marghera da 241 a 228.
  • Il numero degli immigrati da fuori comune supera di poco il numero degli emigrati (nel 2021 gli immigrati sono 6.867, gli emigrati 6.041), non andando così compensare il calo delle nascite.

Premesso inoltre che

  • secondo i dati resi pubblici dall’Ufficio Scolastico Regionale del Veneto, aggiornati a febbraio 2022, il trend delle iscrizioni alle prime classi nelle scuole di ogni ordine e grado, statali e paritarie, registra un calo generalizzato, che viene confermato anche nella Città Metropolitana di Venezia.

Considerato che

  • la vigente normativa in materia (Decreto del Presidente della Repubblica n. 81 del 20 marzo 2009 e Decreto del Ministro della Pubblica Istruzione n. 331 del 24 luglio 1998, art. 15) prevede stringenti regole sulla formazione delle classi, così riassunte sul sito del MIUR: “Scuola dell’infanzia: Le sezioni della scuola dell’infanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni, salvi i casi di presenza di alunni disabili. (...). Scuola primaria: Le sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni, salvi i casi di presenza di alunni disabili. (...). Nei comuni di montagna, nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni. Scuola secondaria di I grado: Le sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni. (...) Nei comuni di montagna, nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi, con un numero massimo di 18 alunni. Scuola secondaria superiore: Le sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni. (...) Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate, le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni”

Considerato anche che

  • sempre più di frequente il numero minimo di alunni fissato per la creazione di una classe costituisce un problema rilevante nel Comune di Venezia, in cui attualmente non sono previste le deroghe che valgono per i comuni di montagna, per le piccole isole e per le zone con minoranze linguistiche;
  • a titolo esemplificativo, già nel 2018 è stata chiusa la scuola secondaria di primo grado “Andrea Palladio” sull’isola della Giudecca ed è oggi a forte rischio la secondaria di primo grado “Pier Fortunato Calvi”;
  • in generale, diversi plessi della città, sia nella Venezia insulare che in Terraferma, registrano cali rilevanti nelle iscrizioni, a titolo d’esempio, non è stato raggiunto il numero minimo per formare la classe prima “a modulo” della scuola primaria Villa Medico di Zelarino.

Ritenuto che

  • le scuole, assieme ad altri servizi fondamentali, costituiscono il fulcro della vita di una località o di un quartiere: se queste chiudono, o parte della popolazione non può fruirne, si va a minare la vivibilità dei quartieri e si aumentano le difficoltà logistiche e organizzative per le famiglie, che si vedono costrette ad iscrivere i figli in plessi più lontani;
  • la pandemia ha evidenziato la necessità di istituire classi molto meno numerose delle attuali, a tutela della salute degli studenti e delle loro famiglie;
  • le classi poco numerose consentono una didattica più efficace, mirata alle esigenze e alle capacità dei singoli individui, nel rispetto dei tempi dello sviluppo cognitivo di ciascuno;
  • Le classi a modulo o tempo normale garantiscono una scelta obbligata per le famiglie i cui bambini hanno delle necessità specifiche (disturbi alimentari, deficit di attenzione, ecc.).

Il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta

  • ad esortare il Ministro dell’Istruzione a rivedere, prima dell’avvio del prossimo anno scolastico, i limiti di alunni stabiliti per la formazione delle classi nelle scuole di ogni grado, garantendo la formazione delle classi a modulo, almeno una per Istituto Comprensivo al fine di migliorare la didattica, tutelare la salute degli alunni, ridurre i disagi delle famiglie e contrastare lo spopolamento;
  • a chiedere al Ministro dell’Istruzione e, più in generale al Governo, che vengano stanziati più fondi per rinforzare l’organico scolastico, docente, ausiliario ed amministrativo.


 

Giovanni Andrea Martini

Emanuela Zanatta
Monica Sambo
Alessandro Baglioni
Alberto Fantuzzo
Emanuele Rosteghin
Giuseppe Saccà
Paolo Ticozzi
Gianfranco Bettin
Gianluca Trabucco

 
Mozione in formato pdf
22-09-2023
Esito
Torna indietro

Continuando a navigare questo sito acconsenti all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra Cookie Policy