Mozione nr. d'ordine 304

Premesso che 

•   secondo l’art. 32 della Costituzione “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.”;
• secondo l’art. 41 della Costituzione “L'iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali.”;
• ai sensi del comma 3 dell’articolo 117 della Costituzione, tra le materie concorrenti per le quali spetta alle Regioni la potestà legislativa, salvo che per la determinazione dei princìpi fondamentali, riservata alla legislazione dello Stato, vi è anche la tutela e sicurezza sul lavoro, nonché la tutela della salute.

Premesso inoltre che:

• la tutela della salute del lavoratore negli ambienti di lavoro si verifica attraverso il contrasto al fenomeno infortunistico e alle malattie professionali, all’esposizione a rischi chimici ed ambientali e con il sostegno alle imprese nell’attuazione di buone pratiche per la sicurezza attraverso la pianificazione in materia di promozione e applicazione della sicurezza e salute negli ambienti stessi.

Atteso che:

• prevenzione e formazione nei luoghi di lavoro devono diventare una strategia e una scelta politica, con più risorse per mettere in sicurezza i processi produttivi e con più ispettori, più controlli e un coordinamento degli interventi.

Atteso inoltre che:

• le notizie di cronaca degli ultimi giorni evidenziano che, ad oggi, la sicurezza sui luoghi di lavoro non è ancora una certezza e il numero delle morti bianche non sembra diminuire considerevolmente negli anni;
• ci sono state solo negli ultimi giorni due morti sul lavoro a Venezia.
   

Considerato che:

•  è necessario promuovere, in collaborazione con vari soggetti istituzionali e sociali, una campagna di comunicazione e sensibilizzazione sul tema della sicurezza sul lavoro;
• è necessario promuovere formalmente la “Giornata cittadina per la Sicurezza sul Lavoro”;

TUTTO CIO’ PREMESSO SI IMPEGNA IL SINDACO

1. a richiedere l’avvio di un tavolo con tutte le parti sociali per affrontare il tema degli infortuni e delle morti sul lavoro;
2. ad attivarsi con la regione e con le Ulss al fine di aumentare le risorse e gli stanziamenti per la prevenzione e per la sicurezza sul lavoro e ai fini di implementare il personale nei servizi di prevenzione;
3. ad attivarsi perché vengano definiti stanziamenti aggiuntivi per l'assunzione di tecnici della prevenzione 
4. ad avviare una campagna istituzionale per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro al fine di aumentare la consapevolezza di imprese e lavoratori;
5. ad adoperarsi affinché vi sia collaborazione tra il mondo delle imprese, le rappresentanze dei lavoratori e le istituzioni con l’obiettivo di far crescere una cultura della sicurezza, che sappia garantire misure tecniche di difesa, nonché attuare un monitoraggio attento e puntuale della condizione psicofisiche dei lavoratori;
6. a promuovere la realizzazione di un Protocollo, allargato al maggior numero di soggetti istituzionali e non, che possa produrre azioni concrete per la salvaguardia della salute sui posti di lavoro e promuova una cultura cittadina a sostegno della sicurezza di tutti i lavoratori,
7. promuovere  la “Giornata cittadina per la Sicurezza sul Lavoro”.