Mozione nr. d'ordine 297
Riccardo Brunello
Nr. d'ordine: 297
Data pubblicazione: 12-01-2022
Proponente: Riccardo Brunello
Assemblea competente: Consiglio comunale
Oggetto: Rigenerazione Urbana Enti Locali
Ritiro: ritirato il 12-01-2022
Oggetto: Rigenerazione Urbana Enti Locali
Premesso che:
- la rigenerazione urbana rappresenta la grande sfida per lo sviluppo ecosostenibile del territorio nazionale e in particolar modo per i comuni;
- nel quadro generale del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), recuperare e rigenerare edifici e territori urbani di aree interne o periferiche sono obiettivi fondamentali per rafforzare l’inclusione e la coesione sociale tesi a ridurre l’emarginazione e il degrado sociale soprattutto giovanile;
- gli interventi governativi disposti negli ultimi anni in tema di riqualificazione urbana hanno previsto importanti contributi ai comuni per investimenti in progetti di rigenerazione urbana volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale;
- in attuazione dei punti precedenti è stato emanato il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che fissa i criteri di assegnazione delle risorse dando priorità ai comuni con una maggiore densità demografica e caratterizzata da condizioni di maggiore vulnerabilità sociale e materiale in base al relativo indice Ivsm calcolato dall'Istat.
Ritenuto che:
- sia ampiamente condivisibile l’adozione di misure volte a sostenere i progetti di rigenerazione urbana, si ritiene altresì che l’impianto normativo adottato di tali disposizioni sia fortemente escludente e sfavorevole per molti comuni;
- sia discriminante per alcune realtà prevedere solo altre linee di finanziamento, e non equivalenti, nonostante molte amministrazioni rientrassero nella graduatoria dei progetti ritenuti ammissibili all’interno di quanto previsto dal PNRR.
Evidenziato inoltre che:
- secondo i dati pubblicati dal Ministero dell’interno, su un totale di 2.418 progetti presentati e 2.325 opere ammesse, l’elenco delle opere ammesse finanziate è di 1.784 unità in complessivi 483 enti locali beneficiari.
- sempre secondo questi dati emerge che su 541 progetti ammessi ma non finanziati ben 210 risultano presentati da 53 comuni della Regione Veneto e che complessivamente i progetti dei territori del nord Italia sono stati esclusi per il 93% causa i criteri adottati per l’assegnazione dei contributi che, basandosi sull’indice di vulnerabilità sociale e materiale IVSM di ISTAT, essendo questo legato a parametri quali reddito pro capite, disoccupazione, disagio sociale di fatto escludono molti enti del nostro territorio dimostrando l’inadeguatezza dei criteri normativi adottati ai fini di un’equa ripartizione delle risorse disponibili su tutto il territorio nazionale, al netto di energie e risorse già investite per la progettazione da parte dei comuni stessi e con un’evidente disparità tra comuni del Nord e comuni del Mezzogiorno nell’assegnazione dei contributi previsti, dato che il numero delle richieste pervenute hanno superato l’ammontare delle risorse disponibili dovendo dunque applicare un criterio suppletivo che, ancora una volta, penalizza sempre e solo alcuni territori.
- le opportunità di investimento su un territorio per gli enti locali dovrebbero basarsi su un impianto normativo idoneo a garantire l’uguaglianza formale dei soggetti coinvolti, purcoesistendo aspetti di sostanziale diversità, tenuto conto dell’obiettivo finale rappresentato dalla crescita e dallo sviluppo di tutto paese e dunque nell’interesse dell’intera nazione.
Rilevato che:
- occorre scongiurare una potenziale, totale mancanza di finanziamenti per alcuni comuni del nostro Paese con riferimento ai progetti di rigenerazione urbana precludendo la possibilità di realizzare opere rilevanti per lo sviluppo di interi territori, tradendo le attese delle comunità locali ridelineando il quadro normativo in modo da renderlo più equo per tutti i soggetti coinvolti.
Si impegna il Sindaco e la Giunta Comunale:
- ad attivarsi ad ogni livello istituzionale e in particolar modo verso il Governo per permettere la copertura economica anche ai progetti ammessi ma non finanziati;
- a sollecitare il Governo nel rimuovere e/o rimodulare, anche per bandi futuri, i criteri di assegnazione dei fondi che allo stato attuale penalizzano fortemente gli enti locali virtuosi.
Riccardo Brunello
12-01-2022