Mozione nr. d'ordine 271
Maika Canton
Premesso che:
- negli ultimi anni il legame inquietante tra cyberbullismo e suicidio è diventato sempre più evidente al punto tale da far lanciare l’allarme da parte di esperti;
- secondo alcuni dati raccolti da varie inchieste, emerge, infatti, che circa la metà di coloro che hanno subito atti di cyberbullismo ha pensato al suicidio come soluzione finale al dolore e all'umiliazione, la restante metà ha iniziato a praticare autolesionismo, ben l'11% di questi adolescenti ha tentato concretamente di togliersi la vita;
- a seguito della pandemia, il ricorso a supporti informatici è diventato indispensabile per mantenere relazioni interpersonali, anche la scuola ha dovuto virtualizzare con piattaforme la sua funzione formativa e relazionale;
- nell'ultimo anno e mezzo i casi di cyberbullismo sono aumentati in maniera esponenziale anche nel nostro Comune.
Considerato che:
- la storia di Carolina Picchio, 14enne di Novara, suicidatasi nel gennaio 2013, vittima di episodi di bullismo da parte di alcuni ragazzi minorenni che, dopo la divulgazione di video che la ritraevano incosciente, a causa dell’alcool assunto ad una festa, mentre i ragazzi simulavano un rapporto sessuale con lei, rappresenta oggi l'emblema del rapporto tra cyberbullismo e suicidio.
Visto che:
- a seguito di detta tragica vicenda è stata introdotta la Legge n. 71/2017 recante: “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo”, fortemente sostenuta dall'opera informativa e formativa sul fenomeno e dallo stesso padre di Carolina;
- tale Legge è la prima norma in Europa a disciplinare la fattispecie, con l'obiettivo di contrastare detto fenomeno in tutte le sue manifestazioni.
Constatato che:
- i dati del cyberbullismo, che coinvolgono la popolazione scolastica, sono preoccupanti e fanno riflettere sul forte stress subito da chi è vittima di bullismo e cyberbullismo e sulle potenziali, a volte tragiche conseguenze di uno scorretto utilizzo delle tecnologie.
Rilevato che:
- il Comune di Venezia si è sempre contraddistinto nelle azioni per supportare, affrontare e combattere questo fenomeno, basti citare l'incontro di formazione/informazione tra l’Assessore alle Politiche Educative e la Fondazione Carolina, nella figura del Segretario Generale, Ivano Zoppi, e del padre di Carolina, Paolo Picchio, incontro disponibile sulla piattaforma YouTube del Comune di Venezia;
- all'interno degli Itinerari Educativi, proposti per le scuole secondarie di secondo grado per l'anno scolastico 2021/2022, è stato inserito il progetto “Felici di Navigare" della Fondazione Carolina.
Tutto quanto premesso e considerato;
IL CONSIGLIO COMUNALE
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA COMUNALE
- ad accogliere la presente mozione di intitolazione a Carolina Picchio della sesta rotonda di Via Tina Anselmi a Mestre, in considerazione del fatto che la stessa via insiste in prossimità di due plessi scolastici;
- a provvedere all'installazione all'interno di tale rotonda, di una panchina gialla, con la iconica scritta “le parole fanno più male delle botte", monito contro tutte le violenze di genere e a favore di una cultura di parità, a tutela dei Diritti di persone indifese e di minori, che spesso possono subire violenze, discriminazioni ed episodi di emarginazione anche dai loro stessi coetanei;
- a prevedere l'apertura di appositi sportelli dislocati sul territorio per contrastare ulteriormente il fenomeno;
- ad aderire con un piano capillare e diffuso sul territorio al progetto “One Safe", che prevede in primis la formazione, l’informazione e il supporto di un team di docenti scolastici, coinvolgendo poi l'intera comunità educatrice (genitori, insegnanti, formatori, allenatori ecc.), come già avviene in altri Comuni (ad es. Bergamo).
(https://www.fondazionecarolina.org/2021/cosa-facciamo/supporto/1safe-e-il-pronto-intervento-cyber/ )
Francesco Zingarlini
Decaduta
Decaduta ai sensi dell'art. 17 comma 13 del Regolamento del Consiglio comunale