Mozione nr. d'ordine 30
Chiara Visentin
PREMESSO CHE
è stata avviata una discussione sull'area privata denominata “i Pili” da parte delle forze politiche di opposizione, in un momento particolarissimo e delicatissimo per la Città di Venezia, colpita molto duramente dagli effetti economici delle misure di prevenzione per l’epidemia da COVID-19, in assenza di un qualsiasi progetto di sviluppo da sottoporre al Consiglio Comunale, sulla base di notizie a cui si era data risposta nel corso di un altro Consiglio Comunale straordinario lo scorso 5 febbraio 2018, senza quindi elementi di novità rilevanti ed con il solo fine di creare un dibattito politico-mediatico;
il dibattito è montato senza tenere conto di alcuni dati di fatto, e come tali incontrovertibili:
• l’area dei Pili è stata acquistata da una società privata il 28 febbraio 2006, a seguito ad un’asta pubblica e per la quale l’Amministrazione Comunale dell’epoca ha deciso di non avanzare alcuna istanza o interesse;
• tutti i provvedimenti di valenza urbanistica di carattere generale che consentono lo sviluppo dell’area sono stati varati prima del 2015;
• nei cinque anni trascorsi, dal 2015 al 2020, non sono state presentate istanze relative allo sviluppo dell’area in questione da parte di alcun soggetto;
• le vigenti capacità urbanistiche dell’area sono date dal Piano degli Interventi che classifica l’area in questione come "Zona a Verde Urbano Attrezzato di progetto (Vua)", disciplinata dall’art. 47 delle Norme Tecniche Operative, il quale prevede: “Nelle zone a “verde urbano attrezzato” (Vua) è consentita la bonifica, la riqualificazione ambientale, la conservazione e la realizzazione di spazi verdi e alberati; è inoltre consentita la realizzazione di strutture ed edifici con le seguenti destinazioni d’uso: parcheggi, darsene ed approdi attrezzati per imbarcazioni e natanti da diporto nonché dei rispettivi servizi; piazze con attrezzature commerciali alla scala di quartiere; spazi attrezzati per la sosta, campi da gioco ed attrezzature per lo svolgimento dello sport all’aperto nonché i rispettivi servizi; palestre per lo svolgimento di attività ginnica; strutture ricettive, per la ristorazione e pubblici esercizi; serre e giardini botanici; percorsi equestri, maneggi nonché i relativi servizi; edifici e strutture per la manutenzione e per l’amministrazione del parco, uffici per l’informazione all’utenza; attrezzature di interesse comune; edifici e strutture espositive e museali e centri di ricerca, parco divertimenti e area attrezzata per spettacoli viaggianti; interventi di adeguamento ed impianti speciali relativi alle reti di distribuzione di sottoservizi.
• l’inquinamento presente nell’area stessa non è mai stato causato della società proprietaria dell’area;
• l’area non è mai stata a vocazione industriale, né è mai stata a vocazione o utilizzo portuale, né con il suo sviluppo può togliere o diminuire la vocazione industriale o portuale delle altre aree di Porto Marghera, vista la sua posizione geografica, immediatamente antecedente il Ponte della Libertà, e quindi svincolata anche dal punto di vista viabilistico con l’attività industriale dell’Isola della Raffineria e delle altre macroisole portuali;
VISTO CHE
in questo mandato, che si auspica possa vedere velocemente la fine della gravissima emergenza nazionale causata dall’epidemia da COVID-19, si ritiene che l’Amministrazione debba avere tra gli obiettivi prioritari quello di attirare, promuovere, tutelare gli investimenti privati, nazionali ed internazionali. La capacità di attirare tali investimenti è un elemento di forza delle grandi città in tutto il mondo, una cartina di tornasole con cui misurare se una città è “globale”, cioè una città che indipendentemente dalle dimensioni ha grande riconoscibilità ed influenza, e Venezia è per storia, cultura, tradizione e conformazione una città “globale”, ma l’immagine di essa ne esce sempre compromessa da polemiche inutili e dannose basate spesso sulla mistificazione dei fatti e sulla mera partigianeria politica;
a tal fine è stata costituita, per la prima volta in città, la Fondazione “Agenzia di Sviluppo Venezia”;
nelle grandi città europee ed internazionali, le città con cui si ritiene che Venezia debba confrontarsi e competere, si sono sviluppati interventi di rigenerazione urbana di grande valore o recupero di aree degradate , sia con capitali pubblici che con capitali privati, rivelatisi decisivi catalizzatori di investimenti da un lato e di promozione dell'economia stessa della città dall'altro lato, fattori ancora più importanti in questa precisa fase storica;
CONSIDERATO CHE
la possibile proposta, a prescindere dalla localizzazione, che preveda la realizzazione di impianti sportivi di dimensioni adeguate e tecnologicamente all’avanguardia e servizi accessori non possa che essere un’esigenza straordinariamente sentita dai cittadini, sia per il calcio che per la pallacanestro, ma anche per il nuoto, per l’atletica e altre discipline sia individuali che di gruppo;
DATO ATTO CHE
i cittadini con il voto dello scorso settembre 2020, hanno espresso chiaramente l’indicazione di proseguire l’azione amministrativa della passata consiliatura comunale, che ha puntato al rinnovamento della città, all’attrazione ed alla tutela degli investimenti, privati e pubblici, nazionali ed internazionali, allo sviluppo economico della città, alla promozione della libera iniziativa imprenditoriale di tutti i soggetti economici, e che questi temi sono ribaditi e fatti propri dalla presente consiliatura;
Tutto ciò visto, considerato, ritenuto, il Consiglio Comunale
RIBADISCE l’impegno a sostenere tutti i soggetti privati che in virtù delle norme urbanistiche previste e dei benefici pubblici derivanti, intendano progettare e realizzare interventi di riqualificazione e recupero che abbiano ricadute importanti sulla città e sui cittadini;
CONFERMA la volontà di perseguire, attraverso la valutazione ed analisi degli eventuali progetti che gli verranno sottoposti, la realizzazione di impianti sportivi moderni, efficienti e ambientalmente ed economicamente sostenibili, con la massima trasparenza, partendo dal principio che stadio e palasport, ma non solo, sono importanti motori per la ripresa socio-economica del territorio;
Impegna il Sindaco e la Giunta
A RENDERE la città sempre più attraente e competitiva ad investimenti nazionali ed internazionali, anche rafforzando il ruolo della Fondazione “Agenzia di Sviluppo Venezia”;
A PROSEGUIRE le interlocuzioni con soggetti, sia pubblici che privati, interessati a nuovi investimenti che puntino alle nuove generazioni e alla creazione di nuovi posti di lavoro;
A RICERCARE ulteriori fonti di finanziamento, anche tra quelle del Recovery Fund, per lo sviluppo del territorio metropolitano veneziano, anche per favorire la nascita di una “cittadella dello sport” di livello internazionale, degna del capoluogo del Veneto.
Alessio De Rossi
Riccardo Brunello
Maika Canton
Deborah Onisto
Barbara Casarin
Paolino D'Anna
Enrico Gavagnin
Ermelinda Damiano
Emmanuele Muresu
Giorgia Pea
Silvia Peruzzo Meggetto
Aldo Reato
Francesca Rogliani
Paolo Romor
Alessandro Scarpa
Matteo Senno
Alex Bazzaro
Nicola Gervasutti
Giovanni Giusto
Paolo Tagliapietra
Francesco Zingarlini