Mozione nr. d'ordine 243

Oggetto: Grandi Navi. Si intervenga subito!
 

Premesso che:

- pur ritenendo giusto e corretto non fare più transitare nel bacino di San Marco e nel canale della Giudecca le grandi navi, si doveva intervenire con gli attracchi già predisposti a Marghera!

Considerato che:

- sul traffico crocieristico sono state alimentate “leggende” e fake news; purtroppo sia la politica, sia gli operatori portuali hanno trovato più motivi per divergere che ragioni per intraprendere un percorso condiviso. Il Governo, infatti, con un colpo di spugna ha cancellato tempestivamente il settore crocieristico a Venezia, condannando migliaia di lavoratori diretti e indiretti a un futuro da disoccupati aspiranti al reddito di cittadinanza, trattandosi di uno dei segmenti di maggior rilevanza a livello occupazionale ed economico di un territorio che va ben oltre la città di Venezia.

Decisione assunta dopo l’allarme dell’Unesco, c’è da chiedersi: Venezia ha bisogno dell’Unesco o è l’Unesco che, invece, ha bisogno di Venezia?

Ritenuto che:

- Venezia è una città viva, che deve continuare a vivere e che non va paragonata a siti archeologici di grande valore storico come Pompei o Persepoli.

Ritenuto altresì che:

- vanno prioritariamente difese la professionalità ed il lavoro di migliaia di operatori e gli investimenti di molti imprenditori, in antitesi alla decisione di azzerare completamente un sistema economico che offre lavoro ad oltre 5 mila persone creando ogni anno entrate per circa mezzo miliardo di euro al territorio.

Atteso che:

- a fronte di questa drastica decisione, il Governo, con senso di responsabilità, avrebbe dovuto affiancare soluzioni percorribili e concrete in modo da far transitare le navi all’interno di Marghera.

Tutto quanto premesso e considerato,

IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

- ad attivarsi a sollecitare il Governo Nazionale affinchè provveda, da subito, ad attrezzare un primo ormeggio nel canale industriale lato Nord dell’area Ex Italiana Coke, soluzione realizzabile nell’arco di tre mesi, auspicando che lo stesso Governo intenda salvare e non penalizzare tale settore crocieristico, appetibile a porti stranieri, che sul Mare Adriatico hanno sempre dimostrato grande interesse.