Mozione nr. d'ordine 211
Paolo Ticozzi
Premesso che:
- sono oltre 20 mila le persone che in un anno, con una media di circa 50 chiamate al giorno, hanno contattato da tutta Italia il servizio Gay Help Line o la chat Speakly.org per raccontare le discriminazioni e le violenze subite a causa dell’omo/trans/bi-fobia. Un dato che tra gli adolescenti è cresciuto in modo preoccupante durante l’emergenza Covid-19;
- in occasione della scorsa Giornata mondiale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia del 17 maggio 2020 l’Arcigay ha inoltre presentato alla stampa i dati rilevati nel corso dell’anno precedente sulle discriminazioni e le violenze riportate sui giornali, registrando un totale di 138 episodi di cui 32 si riferiscono ad aggressioni, 13 ad adescamenti a scopo di rapina, ricatto o estorsione, 9 sono violenze familiari, 31 sono discriminazioni o insulti in luoghi pubblici, 17 sono scritte riportate su muri, auto, abitazioni e 25 sono episodi di hate speech e di incitazione all’odio, online e offline, scatenati da esponenti politici, gruppi, movimenti;
- anche l’Agenzia per i diritti fondamentali dell’Unione europea ha presentato nel 2020 una importante ricerca sulla presenza e sulla condizione delle persone LGBT+, intervistandone oltre 140mila in circa 30 Paesi. In Italia il 30% delle persone LGBT+ intervistate preferisce non frequentare alcuni luoghi temendo di essere aggrediti ed il 60% preferisce non manifestare la propria condizione per timore del giudizio e delle discriminazioni conseguenti; atteggiamenti che alimentano così una perdurante condizione di fragilità e di disagio;
considerato che
- è in discussione nel Parlamento italiano un percorso normativo per modificare alcune disposizioni del Codice Penale Italiano, aggiungendo alle discriminazioni per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi, anche gli atti discriminatori dettati dalla misoginia, omo/trans/bi-fobia e abilismo
preso atto che:
- il Comune di Venezia si è già dimostrato essere sensibile e in prima linea verso le violenze di genere aderendo ad iniziative simili, in particolare con l’installazione di una panchina rossa nel novembre 2017 nel parco di Villa Franchin;
- le disposizioni normative ed in particolare l’individuazione di disposizioni che puniscano i crimini d’odio ai danni delle persone LGBT+ vanno accompagnate da una serie di azioni culturali che favoriscano la crescita della comunità in termini di consapevolezza e di rispetto delle diversità e contribuiscano alla costruzione di territori più sicuri ed accoglienti;
- a Milano, a Roma e in altre città italiane sono state realizzate le cosiddette “panchine arcobaleno” contro le violenze, le discriminazioni e in generale i crimini d’odio verso la comunità LGBT+. La realizzazione delle panchine arcobaleno è un gesto simbolico ma di grande valore sociale poiché risponde all’obiettivo di sensibilizzare il maggior numero di persone sul tema delle discriminazioni verso le persone LGBT+ promuovendo così una cultura della diversità e condannando gli episodi di discriminazione e violenza;
- la presenza delle panchine in luoghi all’aperto e frequentati dagli adulti e dai giovani, consentirebbe di stimolare la discussione sul territorio in un modo nuovo, favorendo così lo sviluppo di una coscienza collettiva più aperta e tollerante. Appare auspicabile favorire la partecipazione dei giovani del territorio nelle attività di pittura delle panchine individuando ulteriori azioni che ne accompagnino la realizzazione, come flash mob, distribuzione materiali informativi, comunicazione dei contatti dei servizi predisposti per l’ascolto e l’assistenza, coinvolgimento di esperti oltre che delle associazioni di tutela sensibili sul tema, così da favorire una partecipazione in termini numerici ed una maggiore visibilità, funzionale al perseguimento degli obiettivi del progetto;
- il Comune di Venezia si è dimostrato sensibile in più occasioni e ricorrenze illuminando i municipi con colori legati a quelle ricorrenze e giornate;
ritenuto che:
- sia importante celebrare adeguatamente la Giornata mondiale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia, visto che purtroppo anche nel territorio del Comune di Venezia sono avvenuti atti omo/trans/bi-fobici, anche con azioni che possano aumentarne la visibilità e la conoscenza da parte dei cittadini;
tutto quanto premesso:
Il Consiglio Comunale di Venezia impegna il sindaco e la giunta a:
- individuare uno o più spazi idonei nel territorio del Comune di Venezia, nei quali installare ex-novo delle panchine arcobaleno o dipingere con i colori arcobaleno delle panchine esistenti, coinvolgendo il mondo giovanile e gli enti di tutela preposti, al fine di contribuire a sensibilizzare l’opinione pubblica sul riconoscimento pieno dei diritti e delle tutele delle persone LGBT+ e per contrastare discriminazioni, aggressioni e violenze dettate dall’omo/trans/bi-fobia che queste spesso subiscono;
- illuminare con i colori dell’arcobaleno i municipi di Mestre e Venezia la sera del 17 maggio per celebrare la Giornata mondiale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia.
Monica Sambo
Alessandro Baglioni
Pier Paolo Baretta
Alberto Fantuzzo
Emanuele Rosteghin
Giuseppe Saccà
Emanuela Zanatta
Gianfranco Bettin
Sara Visman
Giovanni Andrea Martini
Decaduta
Decaduta ai sensi dell'art. 17 comma 13 del Regolamento del Consiglio comunale