Ordine del Giorno nr. d'ordine 130

Premesso che:

• Alberto Trentini, cooperante e operatore umanitario, cittadino italiano veneziano, risulta detenuto da oltre un anno in Venezuela, in assenza di contestazioni formalmente note a suo carico;
• la sua condizione di privazione della libertà continua a destare forte preoccupazione sotto il profilo umano e dei diritti fondamentali, anche in relazione alle limitate possibilità di contatto con i familiari;

Ricordato che:

• il Consiglio comunale di Venezia è stato tra i primi a muoversi istituzionalmente su questa vicenda, richiamando l’attenzione delle autorità competenti e manifestando, in modo unitario, vicinanza alla famiglia e alla comunità cittadina;
• In tutti questi mesi l’Amministrazione, nelle diverse articolazioni, ha mantenuto un contatto istituzionale con la famiglia e gli amici, favorendo l’organizzazione di attività pubbliche per dimostrare vicinanza e attenzione della comunità veneziana.

Considerato che:

• la tutela dei cittadini italiani all’estero e la gestione delle iniziative per la loro liberazione competono, in via primaria, al Governo italiano e alla rete diplomatico-consolare, cui va riconosciuto il ruolo centrale e la necessaria riservatezza delle interlocuzioni;
• ogni canale utile – istituzionale e diplomatico – deve essere sostenuto con senso di responsabilità, favorendo una collaborazione leale tra tutti i livelli istituzionali;

Preso atto che: 

• la Commissione interamericana per i diritti umani ha segnalato la situazione come di rischio grave e irreparabile;

IL CONSIGLIO COMUNALE SUPPORTA IL SINDACO E LA GIUNTA

1. a confermare e rafforzare, in raccordo con il Governo della Repubblica e in particolare con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il pieno sostegno del Comune di Venezia a tutte le azioni diplomatiche che possano essere attivate o ulteriormente intensificate per giungere alla liberazione di Alberto Trentini;
2. a trasmettere formalmente al Governo (Presidenza del Consiglio dei Ministri e MAECI) una rinnovata richiesta istituzionale, a nome dell’intera città, affinché proseguano e si consolidino ogni interlocuzione e iniziativa utile, nel rispetto delle valutazioni di opportunità e riservatezza proprie dell’azione diplomatica;
3. a promuovere attraverso la Presidenza del Consiglio comunale del Comune di Venezia un momento pubblico per sostenere la liberazione, in accordo con la famiglia.