Risposta

per interrogazione nr. d'ordine 499

da Laura Besio
Oggetto: risposta all'Interrogazione nr. d'ordine 499 inviata il 12-01-2022 con oggetto Attivazione del lavoro agile quale misura di prevenzione e protezione per la salute dei lavoratori in periodo di pandemia.

In riferimento all'interrogazione nr. d'ordine 499 recante ad oggetto "Attivazione del lavoro agile quale misura di prevenzione e protezione per la salute dei lavoratori in periodo di pandemia", si rappresenta quanto segue.

La circolare richiamata vuole sensibilizzare le amministrazioni pubbliche ed i datori di lavoro privati ad utilizzare appieno tutti gli strumenti di flessibilità, laddove non già espressamente utilizzati.

Prassi già acquisita nel Comune di Venezia, dove già da tempo si applica a pieno la disciplina di settore valutando e autorizzando il ricorso al lavoro agile quale strumento cautelativo per lo svolgimento in sicurezza dell’attività lavorativa caso per caso tra i dipendenti da parte del Direttore di riferimento previo nulla osta del Direttore dell’Area Sviluppo organizzativo, risorse umane e sociale.

Segnatamente i lavoratori fragili sono da sempre oggetto di attenzione e tutela in questo senso, e lo svolgimento della prestazione lavorativa in modalità agile è già stata confermata in relazione alla proroga dello stato d’emergenza. Categoria  intesa peraltro nella sua più ampia accezione, comprendendo per esempio anche immunodepressi o con familiari tali, purché sempre certificati, in un'impostazione di massima trasparenza e minima discrezionalità nelle situazioni più delicate.

Inoltre tendenzialmente comprendiamo anche dipendenti che hanno figli in dad, così da agevolarli ancora di più rispetto al congedo che potrebbero fruire per la circostanza, che tuttavia prevede un riconoscimento economico al 50%. In questa maniera invece favoriamo una conciliazione vita lavoro non poco rilevante, assicurando loro la possibilità di svolgere da casa il lavoro e allo stesso tempo essere presenti nella gestione scolastica da casa dei figli, senza per questo essere penalizzati nella retribuzione.

Alla stessa maniera sono tuttora confermate e garantite le formule di flessibilità e recupero.

L'idea di un ritorno massivo allo smart working emergenziale non è più attuale. La normativa e le regole attuali già permettono ampia flessibilità per organizzare sia la presenza che la distanza. Le stesse nuove disposizioni introdotte per il tpl sono cautelative in questo senso.

Per quanto riguarda l’ultimo punto dell’interrogazione il riferimento specifico, come da circolare, è al lavoro agile nel lavoro privato.

Laura Besio
 
Risposta in formato pdf
Interrogazione nr. d'ordine 499

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