Interrogazione nr. d'ordine 501

Logo Verde Progressista   Gianfranco Bettin
Nr. d'ordine: 501
Data pubblicazione: 19-01-2022
Data scadenza: 18-02-2022
Proponente: Gianfranco Bettin
Altri firmatari: Marco Gasparinetti, Giovanni Andrea Martini, Sara Visman, Monica Sambo, Alessandro Baglioni, Alberto Fantuzzo, Giuseppe Saccà, Paolo Ticozzi, Emanuela Zanatta
Referente: Sindaco Luigi Brugnaro (dal 24-01-2022 Assessore Massimiliano De Martin)
Tipo risposta richiesta: scritta
Oggetto: Piano di recupero Via Sansovino/Viale S. Marco
Oggetto: Piano di recupero Via Sansovino/Viale S. Marco
Tipo di risposta richiesto: scritta
 

Richiamata la precedente interrogazione al Sindaco, numero d’ordine 500 del 14 gennaio c.m., ove veniva affermata la necessità sia di maggiori investimenti nell'ERP che di politiche di edilizia sociale, che rispondano concretamente alle diverse tipologie di domanda e conseguentemente che portino ad un reale incremento dell'offerta abitativa.

Richiamata anche la precedente interrogazione al Sindaco, numero d’ordine 415 del 12 ottobre 2021 sulla messa in sicurezza dell'area in oggetto.

Ribadito che l'aumento dell'offerta abitativa pubblica, all'interno di programmi urbanistici e immobiliari di recupero di aree ed edifici dismessi e/o di nuove costruzioni, può coniugare inclusione sociale e riqualificazione urbane riconsegnando alla fruizione della città anche aree urbane abbandonate o in stato di degrado.

Preso atto che la successione di due procedure fallimentari ha generato lo stato di abbandono e di progressivo degrado dell'area del piano di recupero B/P..U. n. 64 sita all'incrocio tra la Via Sansovino e il Viale San Marco, ove si sono avvicendate nella proprietà della stessa le ditte Protec Iniziative Immobiliari, BNG Real Estate s.r.l., CDS Real Estate s.r.l. e AREHOTEL s.r.l.

Considerato che a seguito dei lavori iniziati nel 2008, e poi interrotti nel 2012 e nel 2015 oggi nell'area insistono tre fabbricati al grezzo composti complessivamente da 89 abitazioni e l'edificio di valore storico e testimoniale denominato “Cellina”, quest'ultimo in pessimo stato di conservazione, e che sono note a tutti le ripetute segnalazioni sulle occupazioni abusive e sulla presenza dei ratti e gli interventi attuati dalle forze dell'ordine.

Si interroga il Sindaco

per conoscere innanzitutto quali sono le iniziative in atto per continuare a mantenere l'area di cantiere sgombera da persone e animali.

per sapere se l'Amministrazione Comunale intende partecipare in prima persona, oppure tramite una società controllata, alla procedura fallimentare per acquisire almeno uno dei tre fabbricati abitativi al grezzo ad un prezzo assolutamente inferiore ai valori di mercato. Una quota parte degli appartamenti può essere utilizzata come edilizia residenziale pubblica, un'altra può essere assegnata con procedura ad evidenza pubblica, ad un soggetto terzo per la realizzazione di alloggi in social housing.

per sapere se, ferma restando la priorità dell'acquisizione della parte residenziale, si ritenga di valutare anche una possibile richiesta di acquisizione, a titolo gratuito o per un valore equo, della palazzina Cellina (per il curatore fallimentare è solo un gravame da cui liberarsi) con due obiettivi: 1) eseguire un immediato intervento di messa in sicurezza e di tamponamento della forometria di accesso, 2) definire insieme al Consiglio di Municipalità un percorso di coprogettazione partecipata per il recupero e il riutilizzo di un edificio che rappresenta la storia dei primi insediamenti industriali di Mestre sulle rive del Canal Salso.

Gianfranco Bettin

Marco Gasparinetti
Giovanni Andrea Martini
Sara Visman
Monica Sambo
Alessandro Baglioni
Alberto Fantuzzo
Giuseppe Saccà
Paolo Ticozzi
Emanuela Zanatta

 
Interrogazione in formato pdf
18-02-2022
Risposta
24-01-2022
Delega
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