Mozione nr. d'ordine 659

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Nr. d'ordine: 659
Data pubblicazione: 21-01-2025
Proponente: Alex Bazzaro
Altri firmatari: Riccardo Brunello, Giovanni Giusto, Paolo Tagliapietra, Nicola Gervasutti
Assemblea competente: Consiglio comunale
Oggetto: tutela e insegnamento della Lingua Veneta come cardine dello “Ius Veneti”.
Oggetto: tutela e insegnamento della Lingua Veneta come cardine dello “Ius Veneti”.
 

premesso che:

  • l’articolo 6 della Costituzione recita: “La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche.”
  • con tale articolo i Padri della Repubblica, sanciscono che la ricchezza dello Stato Italiano pone forti radici in quelle che sono le comunità che le compongono;
  • che tali comunità, storicamente presenti fino dai tempi antichi, hanno ciascuna una specificità e sono a tutt’oggi accomunate da profonde radici di storia, cultura, tradizione e lingua comune, quest’ultima, oggi relegata a “dialetto”;
  • questo mettere ai margini la “lingua veneta”, che per 1600 anni era stata la lingua della Repubblica Serenissima e la lingua della diplomazia veneziana nelle corti di tutta Europa fino ai lontani confini di Africa, Medio Oriente e Asia, che spesso qui rappresentava lo Stato Pontificio e i piccoli Stati dell’allora penisola italiana, per la grande capacità dei suoi rappresentanti, è stato uno dei primi atti, dell’allora Regno Sabaudo, per tentare di sottomettere le popolazioni che per secoli erano diventate le comunità di Venezia.

considerato che:

  • secondo i dati UNESCO, le lingue esistenti nel mondo sono circa seimila, il 96 per cento delle quali è parlato però solo dal 3 per cento della popolazione mondiale, mentre, il restante 97 per cento parla un numero di lingue che assomma a circa il 4 per cento di quelle esistenti;
  • sono moltissime le lingue a rischio di estinzione di cui, oltre un centinaio, nei Paesi dell’Unione europea;
  • la costituzione di Stati nazionali, a seguito spesso di guerre o di accordi internazionali che non hanno tenuto conto delle popolazioni di quei territori, ha comportato processi, di imposizione e di unificazione linguistica, che hanno sacrificato le lingue locali;
  • la globalizzazione ha reso ancor più dominante l’uso della lingua inglese come lingua destinata alle comunicazioni internazionali;
  • altre lingue, di alcuni stati, si sono e si stanno imponendo con l’aumento della loro popolazione;

ritenuto che:

  • il dialetto è idioma e lingua di una comunità che condivide un’area geograficamente delimitata e viene adottato e tramandato in forma prevalentemente orale;
  • la lingua veneta è patrimonio culturale dell’umanità, al pari delle altre migliaia di lingue parlate nel mondo, in quanto parte fondante dell’identità di ogni comunità;
  • le lingue di queste comunità, dette dialetti, sono espressione della ricchezza delle nostre diversità culturali, inno alla diversità e al valore culturale di ciascuno che deve essere sempre rispettato;
  • esse rappresentano le nostre radici, la nostra cultura e come tali devono essere tramandate e mai dimenticate, restando cittadini del mondo ma con profonde radici nelle proprie origini;

ritenuto altresì che:

  • la scomparsa delle lingue locali impoverisce il mondo, lo semplifica e lo uniforma e, con la perdita di questa diversità, si perde una preziosa risorsa per quella che è l’evoluzione del genere umano;
  • le lingue minori rientrano a pieno titolo fra i diritti fondamentali dell’uomo;

considerato altresì che:

  • è stata presentata una Proposta di Legge Regionale sullo “Ius Veneti” di valorizzazione e tutela dell'identità culturale, storica e linguistica del Veneto, attraverso la ‘cittadinanza culturale’ radicata nelle tradizioni, nei costumi e nella storia del Veneto;
  • nella stessa, si propone, a chi desidera veramente entrare a far parte della nostra comunità, un percorso di conoscenza e rispetto della nostra cultura;
  • il legame con la nostra storia e le nostre radici, renderebbe la nostra regione un esempio virtuoso di integrazione identitaria con l’insegnamento della storia della Repubblica Serenissima, la promozione della Lingua Veneta e il riconoscimento dei simboli identitari come la bandiera di San Marco;

Tutto ciò premesso, il Consiglio Comunale impegna il Sindaco:

  • di intervenire con lo Stato per il riconoscimento della Lingua Veneta come lingua vera e propria tra le lingue minoritarie tutelate dalla legge 482/1999;
  • di esprimere sostegno al progetto di legge regionale dello “Ius Veneti”;
  • di avviarne, attraverso corsi, l’insegnamento nelle scuole della Lingua Veneta;
  • di promuovere, ancor più, su tutto il territorio comunale, iniziative della cultura veneta, dalle scuole alle università fino agli eventi pubblici, in collaborazione con enti ed associazioni;
  • di predisporre adeguate economie a bilancio per il perseguimento di tali scopi;
Alex Bazzaro

Riccardo Brunello
Giovanni Giusto
Paolo Tagliapietra
Nicola Gervasutti

 
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